propria originalità ontica rispetto tracolla, un abito grigio e rimane interdetto sulla soglia, i due sosia non sapevano d’aver mai avuto un sosia, entrambi, inoltre, sono dal viaggio psichedelico indotto da quello che pareva un normalissimo romanzo vestiti allo stesso modo e alla stessa maniera reagiscono allo all’imperfezione del secondo sosia, suppone che scrivere il romanzo spavalderia del primo sosia, né il primo l’uomo alla cassa, dal sorriso beffardo, è l’autore del romanzo che loro credono di star leggendo, il primo sosia continua a leggere, attento, ossessivo, sbalordito ma stranamente lucido, realtà, il mondo d’uno dorata e fresca, ignora l’altro sosia, con timoroso orgoglio, i due sosia sanno l’inopportunità di qualsiasi sguardo o domanda tra loro, il secondo sosia è ormai certo leggendolo, sia sua esclusiva prerogativa e non dell’altro sosia, per questo ora è mosso da, né il secondo sosia, né tutti gli altri, già entrati nel bar, sospetteranno mai che un apparente incomprensibile sprezzo per l’uomo alla cassa, e paga con la stessa che il romanzo sull’incontro dei due sosia riguardi l’altro sosia e non lui, e, scrittore ignoto, la tentazione di il secondo sosia apre il libro, il primo esce e ha pagato, in verità, con un apparente incomprensibile sprezzo, entrambi si dimenticheranno della presenza l’uno dell’altro, perché minuti accade e fallisce, tutte le pagine future non sono ancora state scritte, fra due è lui che leggendo sta scrivendo il libro, o il suo sosia, di cui è la copia esatta, il secondo sosia si è seduto con la sua birra,
(da “Esercizi per narcisismi di ricerca, inedito”)