‘70
a
benn poeta di barboni
(miliardarimalcollocati)
zio laido di bukovsky
faccia-lunario
b
benn poeta narrativo?
no benn non é poeta narrativo e non è
poeta metafisico è quasi un poeta vichiano
ma é sopratutto il poeta dello smacco
precipitoso poeta sentimentale
galattico insomma é uno che se-ne-va-
dove-sta-in-contemplazione-sospesa
mobilitando micronistorie corredate
di apparato viscerale numinoso
fa quello che ai miei occhi dorici
é la germania che mi smuove nelle cose
che per essa accadono dove cominciano
e dove finiscono queste cose dell’esserci
e del fare nel paesaggio incongruo
che si bagna nel nero analitico e quark
(i neri di burri sono res aurea
eccessivamente leggibili)
ogni volta costui elabora daccapo una figura
del pfui ridicolo da opporre se occorre
al pfui improbabile (é proprio questa
arroganza storpia che mi persuade)
perché e dove questa baraonda ridicola? perché
il nero non c’é ma si tocca e riposa le ossa
perché il pfui maiuscolo è cibo addestrato
unno che leva fuliggine
nel paesaggio che fugge
è già quasi americano