290800
I
prima di mettere fuori il mio corpo
e dargli la prova ulteriore del mezzo
che governa le possibilità del tempo
nei confini minimi dello spazio
mi modifico la struttura dei conti
assegnati alla nostra misura
t’incontro andiamo non c’é niente
che confermi l’esserci della prova
niente nel lavoro che segue è cosa
che il mio corpo riconosce per se
la sua normalità mi dico è questa
il passo rimane un testo estraneo
alla mia mano che stringe la tua
il sorriso che ci accompagna non c’é
II
tra poco un altro spazio e mi scuso
soprattutto col piacere d’averti
che non è quello di correre a casa
ma di mostrarti l’angolo di servizio
non so per quale causa o scusa
abbandonato qui a cielo aperto
no so da chi e soprattutto come
si tratta in effetti di fuocovivo
che luccica nell’acqua degli occhi
se per caso la palpebra non segue
le necessità del muscolo o l’uzzo
del guardare spontaneo qua e la
stare assieme mi è necessario
visto che rido mentre già ridiamo
Lo so
mi fa bene e mi fa male
e rido