Un tortuoso muro di ferro divide in due parti la città. Noi che la abitiamo conosciamo solo la metà che ci compete. Nessuno ci ha mai detto cosa ci sia dall’altra parte. Parlano di esseri spaventosi, crudeltà, delitti, clima arido e malsano. Ma sono voci che girano, niente di preciso. Un giorno arrivò correndo un uomo con la barba in fiamme e dissero che gliela avevano bruciata perché voleva scavalcare il muro. Vedemmo una donna aggirarsi terrorizzata, azzoppata, con le vesti a brandelli. Anche di lei dissero che aveva tentato. Deragliò un treno, morirono almeno 70 persone. Dissero che pure il treno aveva tentato quella cosa là. Si vide persino una bimbetta che tentava di arrampicarsi sul muro, in verticale, facendo forza sui pedali della sua automobilina. La polizia accorse immediatamente, la portarono via sanguinante che strillava e salivava.
*Erwin Wurm al MACRO di Roma