ABBECCEDARIO ARBITRALE-4

 

l’abbottare di un  rospo gonfio che non riesce neanche a muoversi mentre io resto abbottonato sulla statica saggezza di chi non lavora

ma abbozzare tutte le idee dell’uomo è insopportabile

lascio andare ma  lei vuole i preliminari e la vicina l’affacciata nuova del palazzo le mie cellule si legano per formare un nuovo organo extracorporeo

mentre l’abbracciabosco  viene mangiato dalle capre

se si pensa in grande fino in fondo ad ogni cosa neanche il niente è  definitivo

168/98507

 

 

abbracciare un’intensa partecipazione

metà-fisica e l’altra metà di spalle

incontrando lo scoperto.

abbrancando il senso che abbrevia i nomi

all’abbrivo d’intimità come blocchi in marmo staccati  dalla montagna per essere presi

188/98507

 

 

contadini abbronzati

poi col nero dei solchi delle rughe  il segno del lutto così abbrunati per la dipartita

della  leggerezza

210/98507

 

trovo l’appunto d’abbuono per la farina

l’abburattata per i buoi

i provenzali che non gradiscono

quando già abdesto prima del pasto abdotto

oculare in ragionamenti ipotetici

sull’abeliano gruppo della proprietà commutativa

per quanto riguarda l’abelmosco aberrante se tutto può coincidere con tutto

l’abetaia è un luogo comune di abiatici ed abietti

all’abigeato abintestati per abio nel senso più largo di nipoti ladri di bestiame da chi non ha fatto testamento per mancanza di vita

263/98507

 

 

abiogenesi l’inizio organico dall’inorganico

vita dove nell’abiosfera abiotica non è possibile

così il vero abisso è sopra le nostre teste

morto da lasciarci abitanti in abitacoli mentali mentre dovremmo abiurare rinunciando all’universale ablativo che non porta a nulla per la sua singolarità ablatoria

togliendoci beni personali da pubbliche amministrazioni

300/98507

 

 

 

mi fissava come se avesse una mancanza congenita alle palpebre poi mi accorsi che l’ablefaria era più mentale che oculare infatti le mancava la memoria così guardava senza sosta non potendo sapere delle abolizioni di interi stati per una divisa sotto l’abolla di lana che ammantava la schiena già degli antichi romani contro il freddo barbaro di estranei da abortire dopo migliaia di madri morte

più innocenti dei figli di spirito per spirito  

curate così con l’abracadabra …    333/98507

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

NELLA MELCINA
Qui, l’artigiano Koll è in tenuta da cameriera. Porta un abito succinto, un grembiulino e un fermacapelli di Swarovski: si Read more.
da DIARIO PALERMITANO (7)
In via La Marmora, sul vetro del negozio del barbiere, una scritta avverte che “il rumore disturba, non abusare del Read more.
ERBA ALTA 2.0
Mandato della maestra Matilde: raccogliere un mazzetto di fiori spontanei mai visti prima. Prova optolometrica in campo, con stupore per Read more.
Animalario (21) – OIMS
L’Oims è un tipo di criceto invisibile che vive nelle lavanderie a gettoni di mezzo mondo. Dal momento che è Read more.
DI ORA LEGALE, L’ANARCHICO
di ora legale l’anarchico cane ignora e raspa alla porta e s’addanna e dice oh! muoviti, stolta, che l’ora è Read more.
SETTEMBRATA (3)
Ti ritrovo raggiante, nonostante l’età. La tua nudità è conferma: il tempo sembra rincorrerti senza mai acchiapparti. Ti aggiri tra Read more.
ELEGIA AD APRIRE
Lecce non è un’illusione né paccottiglia per turisti, non un assalto d’edilizia speculativa a ingurgitare vecchie pietre e albicocchi cintati Read more.
da I GIORNI QUANTI (90)
Ma Francesco dov’è. Infatti, Francesco dov’è? In campagna per ora. Anche se. Dov’è con la testa, voglio dire. In campagna, Read more.
Onirica ζ
La piazza è quadrata, recinta da palazzi alti su ogni lato. Condomini con finestre, balconi, vasi di fiori, e stendini. Read more.