7. Anche la luna è un toro nel cranio del mondo.
8. Quasi mi vergogno di me, sono brutta. Almeno dovrei lavarmi i capelli, tagliarmi le unghie. Dalla stanchezza non riesco nemmeno a piangere. La morte di papà, la paura di morire, l’incapacità di cambiare. Il dottore dice che sto così perché io sono il costruttore della mia gabbia. Quali pensieri accompagnano il pianto, chiede. Come farò a fingere, a portare avanti tutto fingendo che vada bene.
9. “Solo l’immacolata solitudine delle albe nei porti”. Il profumo del corpo di mia figlia, lavato, sulle lenzuola fresche. Ascolta; ha smesso. Tutto è amore. Brucia i grandi rovi e i giornali di ieri.