Accampamento 13 – La vuota santità

Le anarchiche, eeeeeeeee, decorano il bordo del manto azzurro della grande figura in cartapesta. Alta 8 metri con una base circolare di 3,5 metri e l’interno cavo, può contenere un giaciglio. Molte altre, almeno 14, sono state insieme utilizzate, aprendo sul retro di tutte, un passaggio. Recuperate dopo il parziale crollo del complesso monastico di Vallonia e portate sotto il lungo porticato rimasto salvo, sono già in uso dei marion e dei furlan. Tolte le paglie e le ferraglie, gli interni sono comodi e resistenti, sufficienti per ogni singolo esule. Non è stata facile l’assegnazione perché ciascuno ha espresso una desiderata e malgrado lo svuotamento della santità, crede nell’affidabilità attribuita ad un nome ed alla sua capacità taumaturgica. Chi ha scelto Battista, chi Agata, Biagio, Nicola o i più moderni che hanno anche il cognome. Sperando che il vaglio sia occorso al momento propizio, tutti si sono impegnati a tenere insieme i rimasugli all’infinito presente, unico tempo rimasto.

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