Accampamento 3 – Di tegami e radici

Un telo giallo in PVC protegge l’angolo destro dell’edificio,  là dove un crollo mostra il tinello. Sul lato sinistro, lungo una recinzione, dei pannelli multistrato appartano un vano di pochi metri. Il rifugio è riparato dalla pioggia mediante bande di lamiera sostenute da rami in appoggio alle pareti e l’ingresso è risolto da una tenda, che tiene l’indaco in vecchie pieghe. Sicuramente abitato poiché si vedono, scarpe e ciotole; si muove un’agama fucsia, attraverso le fenditure dei massi che addossano all’unica parete di una casa e di seguito al relitto d’una costruzione di sei piani. Qui molte piante spinose d’akub hanno assimilato imballaggi e grembiuli e tegami e radici, e dentro condutture a scardinare l’ultima tenuta tra orizzontale e verticale e. Ma è ancora dimora, con tavole a mezza tenda appoggiate al muro portante, dove non piove. Quello che fu tarma d’argentoblupreghiera, si scrosta nel sottopasso d’occidente.