Accampamento 6 – Il gallo nero

Una serie di scale di metallo sono appoggiate alla lunga facciata del market e, malgrado l’esplosione, sono rimaste dov’erano disposte. La fattoria oltre la statale, ha lasciato cadere i solai dentro il perimetro murario, le gronde si sono infilate nella terra umida, sopra i pollai ed i ricoveri degli animali.  Il gallo nero ha trovato rifugio in un anfratto e sta immobile vicino al coniglio ed alle pentole abbandonate. Una glassa armonica inizia debole sulle cose vuote e poi con tonfi e scrosci a riprendere energia, lavando e battendo sui pieni. A chilometri, nel sottosuolo, i cristalli  si auto organizzano, mentre la ragnatela resiste tra il ramo basso ed il cancello e si elabora l’inchiostro delle bacche d’alloro tirando su, dal nulla, disegni in controluce. Proiettati su nylon di telai paravento, arredano un antro alla specchia di tufo e nel verde botanico splende, un igloo di cristallo, che Mario ha lasciato a Marisa.