ANATOMIA DI UN COMIGNOLO

Marcel Marteux, sociologo della Sorbona impegnato nel decifrare gli enigmi dei sistemi di credenze diffusi nella campagna francese, riporta nel Journal of Contemporary Social Studies (n.104, 2016) un curioso caso meritevole di attenzione. Un certo numero esiguo di visionari, ma non indifferente in rapporto alla totalità degli abitanti di Tence, sostiene che i comignoli non esistono. Più esattamente, i comignoli non sono comignoli, ma parallelepipedi posticci, imposti dai governi per tramite dei regolamenti edilizi comunali al fine di nascondere alla componente inconsapevole degli esseri umani che i tetti sono in realtà piatti e non vi sono stufe. La frangia minoritaria e più oltranzista del gruppo ritiene invece che le stufe vi siano e facciano pure fumo (sebbene non ammettano motivazioni valide, oltre a quella già citata, che giustifichino l’elaborazione del comignolo successiva al semplice buco nel tetto): l’imbroglio sta nel fatto che non emettono calore. È infatti risaputo che la percezione della temperatura è soggettiva e regolata dall’ipotalamo, ché altrimenti non si spiegherebbero i monaci in saio che meditano seduti tra le nevi dell’Himalaya né le giovani turiste d’oltremanica che escono a Parigi, in pieno inverno, con pancia e gambe scoperte. Le stufe sarebbero dunque un inganno sostenuto da un potente effetto placebo, che induce il povero illuso a credere di aver caldo a causa loro, quando invece non si tratta d’altro che di somatizzata suggestione. La lobby dei produttori di stufe, supportata per gretto interesse economico da quella dei boscaioli e dei muratori e per burla da una non meglio specificata confraternita pleiadiana, tira i fili del governo che, per tramite dei regolamenti edilizi comunali, etc.

 

 

(da FRAMMENTI DI UN’ANTROPOLOGIA FANTASTICA)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Animalario (21) – OIMS
L’Oims è un tipo di criceto invisibile che vive nelle lavanderie a gettoni di mezzo mondo. Dal momento che è Read more.
DI ORA LEGALE, L’ANARCHICO
di ora legale l’anarchico cane ignora e raspa alla porta e s’addanna e dice oh! muoviti, stolta, che l’ora è Read more.
SETTEMBRATA (3)
Ti ritrovo raggiante, nonostante l’età. La tua nudità è conferma: il tempo sembra rincorrerti senza mai acchiapparti. Ti aggiri tra Read more.
ELEGIA AD APRIRE
Lecce non è un’illusione né paccottiglia per turisti, non un assalto d’edilizia speculativa a ingurgitare vecchie pietre e albicocchi cintati Read more.
da I GIORNI QUANTI (90)
Ma Francesco dov’è. Infatti, Francesco dov’è? In campagna per ora. Anche se. Dov’è con la testa, voglio dire. In campagna, Read more.
Onirica ζ
La piazza è quadrata, recinta da palazzi alti su ogni lato. Condomini con finestre, balconi, vasi di fiori, e stendini. Read more.
STANZA 329
il mattino preso in prestito da un distributore ti amo già con tutto il tempo che ci resta per rimettere Read more.
CORSO DI CALLIGRAFIA
Ricordo il giorno in cui partimmo per il corso di calligrafia. Era una fredda giornata di dicembre e al nostro Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 55
Autunno di erbe vuote questo inciampare Domestico e straniero comunque esule Dello stinco dell’angelo. Erbacce tricolori La via di casa Read more.