Andata via

Siamo sull’andare sbarazzare sciogliere
camminare e prendere pensieri a calci
in un infido soffio muto in mezzo al giorno

Nessunoniente sottoforma andata via
né intorno davanti dentro
dietro sì un’ombra faceva segni

Come a fermare ad avvisare a ricordare
Lui fingeva di non avere occhi dietro
e allungava il passo fuori danzando

Fino a trovarsi su un lungomare sconosciuto
alle spalle una città piena di luci morte
ai lati una foresta di cui non scorgeva confini

Quando tutto è scomparso rimane una traccia
Quella che aveva cercato bruciandosi
Una lacrima di bambina perduta nell’aria

Il silenzio perché non nasceva più parola che
La terra di sotto smuoveva sabbia e cattivo vento
L’ombra aveva smesso di fare il suo mestiere

Sul campanile d’una nuvola tentazione leggera
Follia agonia profezia tutto sbiadiva tremulo
Ma piovve d’improvviso e i quartieri profumarono

La casa cadde le reni il cuore gelò perfetto
Resistere quanto ancora senza
Volarono le pagine di un grande libro

sopra i volti inespressi di genti alla deriva
si disegnò un arcobaleno di pietra
che fu applaudito dai re del pianeta

Quello era stato il suo teatro d’una volta
Macerie di un’epoca sangue della memoria
che scorreva nelle vene d’un fiume secco

Viaggio nello scacchiere duale al confine
d’una notte che non è ancora giorno
e giorno sarà quando notte rimane

Viaggio finito corpo rotto un rhum prego
Da polvere non prego per un pianto ristoro
Ora giaccio ora sento ora m’appare grazia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

monologo esteriore n. 1
“niente da dichiarare” dicono le parole alla frontiera dell’eloquio trattenute dalla prudenza “farei bene a stare zitta” non me lo Read more.
ULTIMI CONDOMINIO
È passato neanche un mese dall’arrivo del professor Rovani. Ornitologo di professione, lui e il suo segugio Arturo si sono Read more.
AVANZAMENTO
oggi sono stato o ieri ebbi stato dopo la ghiaia, dove dopo la ghiaia c’è un gazebo sotto cui delle Read more.
mi annuncio precoce
mi annuncio precoce algoritmo distillato sentire traverso e che i moventi tocchino gli specchi li dove s’attrae sovvertendo – do Read more.
NELLA NEBBIA
Voglio essere apocrifo e turbolento, mangiare lucciole, declinare l’imperfetto a bassa voce. Nella nebbia partorire matite. Firmare un nuovo contratto Read more.
esercizi senza esercitare (4)
di] [Wagner piazza Wagner vascelli dell’enel Wagner nei corridoi sopra metrowagner minitalia parenti agfacolor buttano Wagner copie carbone qui] pose Read more.
ELEGIA A CHIUDERE
Lecce non è, ma sta città dei nodi a moltiplicarsi di parole (si fa sofisticatamente pitturare lo sguardo).   Poiché Read more.
BENGALA 4
Come se fosse è. Silicio isolante diamante, effetto legno, sublimato ink-jet e poi cotto. Come il cucchiaio lucido/opaco/in mondo o Read more.
la fine dell’esistenza e come spenderla
la fine dell’esistenza e come spenderla (fonte: un armadietto pieghevole): l’opinione è entusiasta tra chi lavora scalzo; per i più Read more.