Artista visiva casertana, Angela Caporaso ha iniziato a interessarsi alle arti figurative negli anni ottanta, esponendo ripetutamente sia in Italia che all’estero.
La sua arte contamina segno e colore, scrittura e immagine, letteratura e pittura, come se un solo media non fosse sufficiente ad esprimere il suo complesso mondo immaginario.
Molte sue opere fanno parte di collezioni pubbliche tra cui il MART – Archivio del ‘900 – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, la Collezione Museale di Palazzo Fogazzaro di Schio (VI), il Fondo Patrimoniale dell’Università di Barcellona, l’Università Miguel Hernandez di Elche, la Biblioteca d’Arte – Fondazione Torino Musei, Museo Fueguino de Arte – Rio Grande, Tierra del Fuego – Argentina, L’Onthological Museum di Santa Fé, Museo Nori De’ Nobili – Centro Studi sulla Donna nelle Arti Visive Contemporanee – Trecastelli (AN) etc..
I suoi lavori sono stati pubblicati da numerose riviste specializzate quali Maintenant – Journal of Contemporary Dada Poetry, Nyugat Plusz, Crocodarium – Bicicleta Edicoes, NationalPoetryMonth, Magyar Mhuely, ToCall, Die Leere Mitte, Pocket Lint, Word For/Word, Otoliths a Magazine of Many E-Things, Frequenze Poetiche, Dialogue, Guest, StreetCake Magazine, Utsanga, The Minute Review etc.
All’attività artistica alterna quella di curatrice, in particolare di mostre di mail art e poesia visiva (John Cage mail art … Supposing, Artisticamente una partitura mail art, Green Hope etc. etc.)
Recentemente ha pubblicato nel volume “Sul fondo del bianco: cinque poete verbovisuali” a cura di Giorgio Moio – per i tipi della Bertoni Editore (2021) e due raccolte di poesie visive, “The Relationships” per i tipi della Timglaset Editions – Malmö, Svezia e “Il Dubbio”, per i tipi della Gap Riot Press – Toronto, Canada (2022).
Hanno scritto di lei: Eraldo Di Vita, Maurizio Spatola, Luigi Romolo Carrino, Fabio Ivan Pigola, Laura Monaldi e Stefano Taccone.