Anche la sorella di Carlo ha un gatto.
La sorella di Carlo si chiama Stella.
Il gatto di Stella è un bel gatto tutto bianco.
Ha un pelo morbido e lungo. Il gatto di Stella
fa la toeletta con la lingua ruvida e asciutta.
Con la lingua i gatti raccolgono i peli e spargono la saliva.
La notte il gatto di Stella esce per dare la caccia
a insetti, topi e lucertole. Mangia l’erba
per favorire la digestione. Il gatto di Stella è un maschio.
Il gatto di Stella si chiama Calvario, come il monte
che in aramaico si chiama Golgota. O meglio:
Gûlgatâ in aramaico significa luogo del teschio.
La traduzione latina di Gûlgatâ è Calvarium.
Il latino Calvarium significa teschio nudo.
In italiano i toponimi Calvario e Golgota sono sinonimi
oltre che simboli di grande sofferenza.
Quando sente il richiamo delle gatte in calore,
il gatto di Stella non soffre. Rimane indifferente.
Il gatto di Stella è stato castrato quando aveva 15 mesi.
Non si sa quanti anni abbia adesso il gatto di Stella.
Fu trovato da Carlo sotto la tettoia di un chiosco,
vicino al lago. Era fradicio e smunto.
Per questo Carlo decise di portarlo alla sorella.
Perché Stella adora i gatti. Specialmente
quelli fradici e smunti, con il pelo lungo morbido e bianco.
Il cane di Carlo e il gatto di Stella sono amici.
Spesso giocano insieme in un parchetto di quartiere
dove ci sono le giostrine.
Un giorno, il cane di Luca ha dato un morso al gatto di Luigi.
Il gatto di Luigi stava rovistando nel bidoncino dell’umido
che si trova nel giardino della casa di Luca.
All’improvviso, il cane di Luca è saltato fuori
da dietro la siepe e ha afferrato con i denti l’orecchio
sinistro del gatto di Luigi staccandone un pezzo.
Il gatto di Luigi è mutilato.