Era l’autunno impastato del vostro postremo disagio / Era il tempo caduco del vostro meritato dissesto / Era l’albero spoglio e stento del vostro accecato malestare / Era la scura nuvola piovorna del vostro essere soli e dispersi…
Era la foglia morta del vostro stuporoso terrore / Era lo sradicato bosco del vostro cuore malato e losco / Era il cielo nero del vostro depresso strisciare / Era il sitibondo deserto del vostro inglorioso sbandare…
Era il mare invelenito della vostra personalità sconquassata / Era l’acqua putrida degli stati interiori del vostro progressivo crollo / Era l’incendio devastante del vostro ripetuto collassare / Era la buia palude del vostro errabondare senza qualcosa o qualcuno a cui pensare…
Era la vertigine allucinatoria della vostra mortale vuotitudine / Era il sospiro asfissiante della vostra irredimibile melancholia / Era la luna storta della vostra vituperosa licantropia / Era l’esplosione violenta del vostro sfinimento infernale…
Era la nota notturna della vostra musica gioiosa e feroce / Era la voce rauca della vostra poesia inconsapevole / Era la montagna disincantata della vostra lirica attitudine a rinascere comunque / Era la fredda alba di vita e di rabbia del vostro volervi artisti contro tutti i pareri contrari…