Una bambola di maiolica, pallida e gigantesca, siede a gambe larghe sul divano di velluto nottambulo e punta i suoi occhi fasulli sul mondo. Tic tac fanno i suoi occhi fasulli e la sua testa, girando a scatti, ricorda i moti di una cocorita o di un orologio tirolese. La bambola intanto vomita.
Vomita i Fratelli Karamazov, Pinocchio, il Vangelo Secondo Matteo, Gargantua, l’Orlando Innamorato. Vomita i Led Zeppellin, Vivaldi, i Queen, Gesualdo Da Venosa.
Che altro? Un cielo metallico si oscura lassù, diventando color scarafaggio e una nuvolaccia nottambula chiede udienza.