Marco Giovenale

Marco Giovenale è tra i fondatori del sito di materiali sperimentali gammm.org (2006). Tiene corsi di letteratura presso la sede centrale dell’università popolare UPTER (Roma), dove svolge anche attività di programmazione e coordinamento del Centro di poesia e scritture contemporanee. È redattore di vari spazi web. Cura la collana “SYN – scritture di ricerca” per le edizioni IkonaLíber.

Tra i suoi libri di poesia: La casa esposta (Le Lettere, 2007), Shelter (Donzelli, 2010), Storia dei minuti (Transeuropa, 2010), In rebus (Zona, 2012), Delvaux (Oèdipus, 2013), Maniera nera (Aragno, 2015, collana ‘i domani’), Strettoie (Arcipelago Itaca, 2017).

In prosa: Quasi tutti (Polìmata, 2010; edizione definitiva: Miraggi, 2018), Lie lie (La camera verde, 2010), Il paziente crede di essere (Gorilla Sapiens, 2016).

In lingua inglese: le prose di a gunless tea (Dusie, 2007), CDK (T.A.P., 2009) e Anachromisms (Ahsahta Press, 2014); e il ‘found text’ White While (Gauss PDF, 2014).

Suoi testi sono antologizzati tra l’altro in Parola plurale (Sossella, 2005), Nono quaderno di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2007), Poesia degli anni Zero (Ponte Sisto, 2011). Con i redattori di gammm è nel libro collettivo Prosa in prosa (Le Lettere, 2009). Per Sossella nel 2008 ha curato una ampia raccolta antologica di testi di Roberto Roversi. Ha tradotto Billy the Kid, di Jack Spicer (La camera verde, 2014, a cura di Paul Vangelisti).

Il suo sito è slowforward.net