Mary Blindflowers

Laureata in materie letterarie, specializzata in criminologia, scrive, dipinge, ha all’attivo diverse pubblicazioni  di  saggistica, narrativa, poesia e mostre d’arte in U.K. Non ama definirsi artista, né scrittrice, né poetessa perché è nemica delle definizioni autoreferenti dallo scarso significato pratico-reale.

 

Dice di sé stessa:

 

Amo l’onirismo e la lucida assurdità del simbolo, la  visionarietà   mai fine a se stessa ma come veicolo per il trasporto verso mondi rapportabili al nostro, nella loro imperfezione, luridità e   materiale   evidenza. Mi  piace la   poesia   graffiante   e   la letteratura che spiazza in nome della sperimentalità come frattura riflessiva. Non scrivo per dare risposte ma per creare dubbi nell’ottica di un attivo catastrofismo   nichilistico.  I   miei   romanzi   propongono l’inesauribile superamento dell’io lirico, in naturale ed istintivo trascendimento, per  poi  ritrovare  l’uomo   senza  infrastrutture protettive, nudo e solo con se stesso nel bastardo tempo cosmico dell’universo. Dipingo le mie copertine per dare  luce  al   subconscio  delle  parole,  con prevalente tecnica olio su tela.

 

Gestisce il blog: Destrutturalismo e altro.