Laureata in materie letterarie, specializzata in criminologia, scrive, dipinge, ha all’attivo diverse pubblicazioni di saggistica, narrativa, poesia e mostre d’arte in U.K. Non ama definirsi artista, né scrittrice, né poetessa perché è nemica delle definizioni autoreferenti dallo scarso significato pratico-reale.
Dice di sé stessa:
Amo l’onirismo e la lucida assurdità del simbolo, la visionarietà mai fine a se stessa ma come veicolo per il trasporto verso mondi rapportabili al nostro, nella loro imperfezione, luridità e materiale evidenza. Mi piace la poesia graffiante e la letteratura che spiazza in nome della sperimentalità come frattura riflessiva. Non scrivo per dare risposte ma per creare dubbi nell’ottica di un attivo catastrofismo nichilistico. I miei romanzi propongono l’inesauribile superamento dell’io lirico, in naturale ed istintivo trascendimento, per poi ritrovare l’uomo senza infrastrutture protettive, nudo e solo con se stesso nel bastardo tempo cosmico dell’universo. Dipingo le mie copertine per dare luce al subconscio delle parole, con prevalente tecnica olio su tela.
Gestisce il blog: Destrutturalismo e altro.