CAFFE’ – n.36

non so mitico Delmy, ho sempre in mente che mi porti in giro così, la sera, in macchina a vedere le stelle e
le foglie e il vento. Non so. E il buio che passa e i pensieri spalmati sul cielo: papapascià Canella l’indivanato
e il Dildy linguetta e la Selly tettinedorate ed io. In cerchio, insieme. A farci un caffè e stare bene così. Di
notte. E vedere le stelle e le foglie e il vento. Su un prato. Al buio. Il ritorno, mitico Delmy, è cucina spenta
bavettalabiale Polly che dorme. E il rumore del frigo. Che dentro, tra uno yogurt e le melanzane, c’è Dio che
mi ha aspettato.

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