Chiudo un occhio – sputacchio.
Me la rido di me – così imparo.
Ecco qui l’ennesima domenica,
noiosa come una guida pratica.
Nell’acquaio le posate parlottano
di pioggia di carrozze e di conventi.
A che servono la schiuma e le bugie?
A che servono le pagaie?
Io sono uno scontrino dimenticato
dentro la borsetta della provincia.
Un dito di vino. Un piede addormentato.
Un confetto posato
tra un fiore appassito e un topo in trappola.
(da SESCION – 7 siciliani – I Quaderni del Battello Ebbro, Macerata, 2013)