Esco madido di malessere e non faccio caso a niente: in testa ho solo le cartine (Bravo), che ho finito e mi costringono a uscire. Non vedo nessuno ma ogni tanto sento la mia voce fare ciao. Evidentemente i miei occhi hanno intuito persone conosciute. I piedi intanto conoscono una sola direzione: tabacchino. Le mie mani seguono una discussione interna tra i coglioni e la tolleranza di me stesso: si agitano, sfarfallano, applaudono. Qualcuno che mi prende per un braccio e mi porge un pacchetto di sigarette ammezzato. Per oggi fuma queste. Vai a casa.
Chissà come faceva a sapere la mia voglia di fumare. Magari ho fatto il gesto con le dita. Non mi ricordo.