DISSONETTI (12)

I violini soffiano pagliuzze a primavera, nei teatri, e pianoforti d’acqua e luna portano odori di spiaggia ai gialli nani sconsolati. Pupazzi semidistrutti dal fuoco accennano applausi sghembi. Crepa l’assorto pianista russo folgorato dagli occhi fosforosi delle zitelle in estasi. Topacci danzano in bilico sui palchi. I sognatori perciò sognano …

DISSONETTI (11)

L’idea del vento nei meriggi gira, sudata, sfatta roventi sfere erranti l’acqua mota dei rivi putrefatti, supera cimiteri di videonastri e dischi su prati mai più foraggeri, s’invischia sui fischi dei treni e ai pisci dei cani trasalisce. Ma spera. Ma misera sorride ai nani di zucchero candito, ai sovrani …

DISSONETTI (10)

Uccelli mosca salterini su chitarre metafisiche al soffio dorato dei ventagli e dame sbrindellate chine sui paracarri oleosi, al crepuscolo canarino ritagliano evidenze nei riquadri degli abbecedari gualciti. Ma più efficace il dettaglio tenero degli amorini-canaglia tesi a illuminare tresche di nani e dulcinee al limitare dei canali. Infinitamente commuove …

DISSONETTI (8)

Gocce. Ricade l’ora, distillato di luna e desideri, al pozzo dei sogni: gorgo e palude accoglie sibilando nomi e vittorie. Deluse, contorte costellazioni di eventi si tuffano inquiete verso il fondo. Armature vuote invadono la notte. Treni senza binari, eternamente in ritardo, girano intorno al mondo cercando una stazione.

DISSONETTI (7)

Stelle, insegne delle città di silenzio, spente luminarie d’hotel rovinati di sogni, neon malinconiosi d’immense desolazioni celesti, smorte efflorescenze, gigli di metropoli perse in pallidi deliri. Animelle azzurre, grumi intristiti di Tempo, zingari, insetti e numi s’aggirano smarriti per le vie deserte.

DISSONETTI (6)

Sonetto, ridi pure dell’assurda pretesa di chi al pallottoliere rime e accenti soppesa, e bambinesche e pure follie, sogni, misteri minuzioso misura a dispetto del secolo. Ridi, mio vecchio saggio, dell’ironia del tempo che ti conserva intatto, impagliato uccello sul comò dei ricordi, di chi volenteroso ti modella e, nella …

DISSONETTI (4)

Fumo folto di noia evanescenti figure forma per la tua gioia, vive letterature. Al tuo pensiero in foia sinuose fioriture di labili carnai in suadenti futuri. E cresce la passione, cresce, immonda e grigia, s’inonda d’ulteriori fantasmi di cinigia. Infine si conclude la visione: il triste foglio è scritto.

DISSONETTI (3)

Che diciture si trovano alle porte dei condomini analoghi, nei paesi ugualissimi, e quali e quanti pesi l’uomo esitante al sonaglio porta? Che desideri esprimono le automobili posteggiate, un po’ di sbieco, sulle strade, e verso quali centri convergono i pullman delle metropoli casualmente indicate da un nome? Domande impalpabili …

DISSONETTI (2)

Poniamo un uomo, in una casa anonima d’un quartiere qualsivoglia d’una città non identificata; accendiamo una comune lampada da tavolo in un salotto moderatamente squallido. Un uomo fornito di modeste voglie di gioia in un dopocena solitario. Consideriamo il vento, freddo uggioso (è un febbraio inclemente, rancido). Nessuna speciale circostanza: …

DISSONETTI (1)

Ciglia, sentimento e roridi fonemi sparsi nel vortice dei calendari scombinati, al lume di lune millepiedi in bilico sulle cornici dei quadri appesi ai corridoi ironici dei tempi simultanei, ricomposti infine e incollati in prodigiosi mosaici, risplendono immobilmente in luce trionfale. È l’ora solenne del riconoscimento, degli amorosi titilli, dei …