ELEGIA DEI DUE POETI

e ci sono i libri da leggere e le pagine da scrivere ché una vita non basta a viverla quell’Estate quando mano e scalpello lavorano (uno a uno) (uno a uno) il volto e le ali di serafini torno torno al Rosone solare di Santa Croce   Il vuoto poggia …

BENGALA 3

Nel bicchiere sta l’indice di rifrazione, l’infrangibile, l’essenza del granello averbale, il bicchiere riceve il bruco smeraldino, le navate laterali del bosco e piega in esso le chiome. Nel bicchiere entra la stanza, la porta aperta, il piovasco, la fotografia, la motivazione scaduta l’altro ieri, l’imbroglio smascherato. Laparoscopia di luce …

TREDICI ROMANZI

Trasformare il proprio corpo in una scavatrice meccanica capace di raggiungere profondità finora inconcepibili. Scrivere in fretta tredici romanzi digitando solo con la mano sinistra perché l’altra è occupata a scavare. Questa è l’arte di nascere.

IL VESTITO BIZANTINO – 63

Voce lurida essere nell’àncora Dove il via libera è vita vieta Trasloco giammai in un altro Fato. Domenicale la rosa Genera tormento sfatto Un’anguilla scambiata per cerbiatto. È invece tacito il sale Che uccide germogli E pani di muffe. Doloroso stato un panico di sole Eroso sonnifero non piangere Nel …

C’E’ UNA CASSETTA

c’è una cassetta, le parole dei vari brani sono state effettivamente pronunciate. anche se. come pronunciare direttamente i nomi?, le lingue sono ricoperte durante i baci, come percorsi di uccelli sovrapposti. vassoi in cartone impilabili. a volte la masticazione completa blocca permanentemente tutti gli indumenti in litri, e contando bagnato …

un teatro (VII): badisco-mogadiscio-bagdad

una sentenza d’orizzonte, misurata con severità di sguardo, con parsimonia d’espressione, con disinvolta noncuranza rivolta ai massi estremi e deserti immersivi dove si può pensare che la costa dipani piana, precisa, ferma e lenta, una piaga di pianura, un servizio spento, uno schermo, invece una postilla e si può notare …

HOLER MULLI

Erroneamente scambiamo un colpo di tosse per due bambini che danno fuoco a un emporio (perché il rumore è lo stesso). Erroneamente scambiamo un pugno sul muso per una ragazza alle prese con un assorbente (perché il luccichio è lo stesso). E ci sbagliamo pure quando pensiamo di essere sull’orlo …

FINE DELLE TRASMISSIONI (SIGLA)

L’ora di andare a letto è una cosa che s’interrompe tutto, una frattura insanabile, una dinamica seriale, non c’è seguito e si smette qualsiasi cosa, tutto: a parte i desideri, frantumi smaltati. Il buio di frammenti falsati e bugiardi, irrisolti, il sonno. Non c’è più nulla ed è la morte …

DANCING&DANCING

Siamo quelle della Dancing&Dancing quelle che quando ci dicono “ballate” spalanchiamo le vetrate al terzo piano della nostra scuola di danza e senza pensarci ci buttiamo di sotto piroettando nell’aria coi nostri giovani corpi. Voliamo fluttuando nel vuoto non ci rallenta niente a parte la gravità e qualche occasionale contusione …

SETTEMBRATA (10)

Cercando l’essenza dell’estate ho trovato un biglietto ingiallito da gocce di caffè disidratate. Sopra c’era scritto ‘ti amo’ con la tua inconfondibile grafia. Rileggerlo mi ha riportato a immagini lontane di nudità inaudita, sensualità estrema, combaciamento. La sensazione di sudore dei corpi che scivolano l’uno contro l’altro e l’odore degli …