LA POTENZA

la potenza al susseguirsi indaga proiestorie ferrogrigie in formo grafie fitte al tatto che nega se ne punti sottratti serpentini appena appena regge lo sguardo appoggiandosi al detto di scatto fui mosso in alternanza di sensi     (da CONTRASTI, 2012)

GLI INCONTRI

gli incontri sono occasionali, lui dice solo quanto sei bello smette e non mi guarda più — per favore vuoi sposarmi?     (da “alla cibernetica guerriera”, gattomerlino editore 2024)

da I GIORNI QUANTI (103)

Il singhiozzo. Ti sei mai chiesto cosa veramente sia. Senzascomodarefroid. Non dirmi che ti dispiace. Non dirmi che ti dà vita o che ti fa pensare alla vita, un’erezione che non puoi controllare. Che tenti (illuso) di fermare. Nerone, invece che dare fuoco a Roma, l’avrebbe voluta infestare di singhiozzi. …

il gatto insegue (da INSETTI 2002)

  settembre 94     il gatto insegue la foglia copre il giudice scruta la virgola aspetta il punto arrivo qui un po stanco mi fermo   sembra e lo fa apre una porta al buio è carino quando si piega così l’asse avvitato sfreccia prendo il treno delle tre …

IL RITO DI PLINIO

Con il risultato che il giorno dell’assemblea la sosta da Plinio, il barbiere all’angolo, era tappa obbligata per i condomini, e nella sala riunioni si respiravano effluvi d’appretto e dopobarba. Anche Grattini, il professore che aveva in comodato d’uso il seminterrato, racimolava spiccioli di pensione per presenziare alla riunione rasato …

un teatro (X): sulle cime di certi ghiacciai estinti

si danno per certi alcuni fatti, come quella volta che si andava a toccare la neve al mare, era gennaio o quasi, ogni cosa era bianca, come al solito, ma diversa dal solito: non del bianco della luce o della sabbia o della roccia sotto e intorno ai piedi, ma …

CAMMINARE

Io, quando cammino da solo per strada con tutte quelle vetrine fitte fitte piene di occhiali e bignè, a volte mi sembra che sto dormendo. Ho questa sensazione netta, chiarissima, di stare a dormire. Ed è bellissimo! È bellissima questa cosa. Camminare e dormire.

Onirica  θ

Mi attaccavano dei vampiri. La notte era buia, senza luna, senza stelle. Intorno non c’erano alberi e l’erba non cresceva. Li combattevo con un braccio solo. La mano reggeva un pugnale. Apparivano in volo con delle ali stropicciate e appiccicose da pipistrello. Me ne trovavo davanti a decine e li …

IL VESTITO BIZANTINO – 66

I doveri del coraggio affrontano I rantoli della fosca cometa Scatola vuota al sipario del nulla A teatro di stucco. A felicità di mensola I libri sbilenchi chiocce di sé a forza Di polvere. Di alma ritornami Bambino, gatto dagli occhi lucenti Da Nobel sul buio. Dove il sì risuona …