Se dico sette tu dici dodici, se dico Armanda tu dici Mariano, se dico anima tu dici burrone. Allora apro il frigorifero e un pipistrello scappa fuori sbattendomi in faccia le sue orribili ali. Dunque a questo punto per forza che penso; che penso alla guerra, per esempio a quella …
Ho trovato nel cassetto un osso di elefante. Apparteneva a mio nonno, che era un famoso collezionista di ossa. Questo che ho trovato nel cassetto porta il numero di matricola 315478 e mi racconta di un circo e del pagliazzo Birillo che gliene faceva di tutti i colori. Dopo avere …
Ricominciare dalle piccole delizie. Ora che non ho più aghi nelle braccia posso muoverle come voglio. Che se fai cinema tutto diventa vero. Vero come il vino non bevuto, come l’Africa che si sta spezzando in due. E noi, ancora presi dalle dolcezze del paracetamolo, in piedi sul barcone a …
Voglio che scrivi una cosa dove ci sono dentro anch’io. Scrivi di quando ci siamo conosciuti che io ero sopra e tu sotto. E poi uscimmo fuori sconvolti e la nebbia frammentava la vista. Comparvero cani ammaestrati che ballavano su due zampe mentre qualcuno batteva i tamburelli. O forse erano …
La libertà rimarrà chiusa sino al 32 marzo. Poi non si sa.
L’uomo che sa senza sapere si muove geometricamente fra le vetrine del centro commerciale in un silenzio attivo fatto di labbra cinetiche e occhi smorfianti. In una vetrina sparluccicano grosse testuggini. In altre vetrine trionfano zoccoli dorati, cassette di lombrichi, reggiseni, gatti in scatola, brodino di usignolo, specchi spaccati. L’uomo …
Da quando a casa nostra hanno installato il contapensieri dobbiamo stare attenti, perché è proibito superare i dieci pensieri al giorno. Se li superi ti puniscono: per esempio, ti tolgono l’acqua e la luce. Per esempio, ti portano al mare.
Sette cavalli entrano in cucina e mi chiedono se si può trovare una soluzione. Ma io so che la soluzione non esiste. Il muro è duro più del carcere duro, mentre in salotto il tetto è crollato e si vede solo un cumulo di detriti sorvolato da uno stormo …
Un triangolo di mille lati, un cubo rotondo, una piramide in polvere, una sfera quadrata. Un orco a cinque facce. Tre cuccioli di dito mignolo. Un centimetro più grande di uno squalo.
Come il bip-bip di uno Sputnik che segnala il compimento dell’orbita, ogni mattina puntuale mi arriva il suo buongiorno via WhatsApp. Forse vuole solo dirmi: vedi, vedi che ci sono ancora, sono ancora qui a fare il mio giro, resisto nonostante, respiro, sto in giardino, coltivo gattini, carezzo piante.