SACRIFICIO

Era un armadio enorme, antico, pieno di un buio che sembrava invitarti a entrare. Vieni ad assaggiare i miei odori, sono impregnato di mani, cosce, glutei, pupille. In un lento viavai, come placida fuliggine, il buio ondeggiava, poi usciva e rientrava nell’armadio spandendo a spaglio il suo nero di seppia …

CINEMA MUTO

Bruciare la luce era il nostro compito precipuo. Nostro dovere era poi spazzare via ogni residuo di luce carbonizzata, lasciare tutto pulito, terso. Se il tempo è l’immagine mobile dell’eternità, cioè il suo cinema muto, non ci restava che dare fuoco. Bruciare la luce. Bruciare.

FICTION

Gli attori di questa fiction si muovono a caso, ballano come muli, scorreggiano col culo rivolto alla telecamera, le donne si alzano la gonna per mostrare le mutandine. Uno sputa per terra. Uno bestemmia. Fanno cose sfocate, gesti rubicondi, gracchiamenti, si prendono a pugni senza ragione. Poi tirano fuori la …

ESERCIZIETTO DI TRADUZIONE (DA LEOPARDI)

Sempri amicu mi fu stu muntarozzu e sti troffi d’erbazza accussì fitti c’attuppanu la vista all’orizzonti ca si perdi luntanu. Ma taliannu assittatu ca supra, iu mi figuru agnuna scunfinati doppu i troffi, e silenzi affatati e na funnuta bunazza e manca picca ca lu cori di rivolu si scanta. …

LEZIONI DI LINGUA

Io non parlo la lingua dei grassi, troppo gutturale, sabbiosa. Ci sarebbe la lingua dei magri, in alternativa; più tenue, lunare. Ma neppure questa riesco a parlare. Ci sarebbero poi le lingue di ferro, quelle dei carcerieri che tengono in gabbia colombe, quelle degli uomini che hanno vinto al tirassegno; …

BRINDISI

La nave che galleggiava sulla piaga era una nave da crociera obesa di musiche e tintinnante di brindisi. La piaga ancora non sanguinava troppo, ma già era piena di pus verminoso. I calici ondeggiavano colmi di bollicine formando nell’aere figure di danza. Ciascun passeggero era immerso nei suoi sogni erotici, …

DENTI

  Non so dirti cosa ci sia oltre questa bocca che mastica pop corn. Non so se ci sono altri mondi oltre questa voce piena di zebre. Non so se ci sono altre zebre oltre le zebre di questa voce. Non so cosa ci sia oltre questa bocca dove germogliano …

SENZA SCARPE

La sua cecità era smisurata, altissima come un monte di trenta piani. Lui correva sul filo dell’alta tensione senza muovere un passo. Non vedendo la meta, era certo di arrivare prima di mezzogiorno. Cieco e non solo. Pure assassino. E senza scarpe.

AZIONI NON CATTOLICHE

  Disegnava mescolando col dito le macchie di petrolio galleggianti sull’acqua della laguna. Cercava cibo nelle fessure dei marciapiedi, contendendolo ai piccioni. Sognava certi corridoi bui pieni di pecore puzzolenti e appena una pecora si metteva a belare il sogno svaniva. Preparava la rivolta fabbricando bamboline di stagnola. Mentre la …

RUMORI

Un rumore fa, eri ancora in questa stanza. Un rumore dopo, ti dissolvevi come si dissolvono le gru nei cantieri, controsole. Una ferita nel vetro. Una finestra di carne umana. Un’angioletta pronta a sparare col mitra sulla folla. Una turboiridescenza che spacca l’aria. Perché, vedi, un rumore molto astratto ti …