GRANDI USTIONATI

Al Reparto Grandi Ustionati, quando lo videro arrivare rabbrividirono di sconcerto. Mai visto uno così. La pelle veniva giù a falde larghe, qua e là si intravedevano ossa abbrunate e nervature azzurrate. Lo scroto ridotto a un nero tizzone. La carne quasi tutta dissolta, volata via. Eppure parlava. Parlava delle …

FARE SESSO

Quando incontri un cavallo, controlla se ha il becco. Se ha il becco vuol dire che non è un cavallo. Quando incontri un vaso di gerani, chiedigli se parla l’aramaico. Se ti risponde che lo parla (ma anche se ti rispondesse in altro modo: che parla solo inglese, per esempio) …

SARA’ BELLISSIMO

Stamattina, con questo sole puzzolente di nafta, non desidero altro che il piacere della dissolvenza. Ascolto a vanvera endecasillabi sciolti nell’acido e discorsi di Churchill con sottofondo wagneriano. Dissolvermi vorrei nel barattolo dei cetriolini sott’aceto. Dissolvermi vorrei nei fili del tappeto afgano annodato cento anni fa dai turkmeni con le …

NOTTE DI SAN GIOVANNI

Nascondevamo la nostra passione civile nei tubetti del dentifricio, pronti a tirarla fuori qualora un colpo di stato ci avesse proibito di lavarci i denti. Costruivamo libri sovrapponendo ali di mosca. Era la notte di san Giovanni, quando nelle bottiglie piene d’acqua le vele d’albume si alzano sfilacciate e prendono …

MILLE E UNA MAIL

Un nano di mente spediva ogni giorno qualcosa come mille e una mail. Ma non con il vecchio metodo delle mailing list, inviando un unico messaggio a mille e uno indirizzi diversi. No. Lui le spediva una ad una, una dopo l’altra, ma a un unico indirizzo gmail.com. Sempre allo …

TRANQUILLAMENTE

I gusci delle uova tutti vuoti. Si sentiva dovunque odore di mostarda andata a male o di aglio bruciato. Il mazzo di rose rosse esplose proprio in quel momento. L’iprite, gas vescicante, faceva tranquillamente i suoi danni. La poesia faceva tranquillamente i suoi danni. Uno squadrone di endecasillabi scese in …

SE UNA NOTTE QUALUNQUE

Era una notte qualunque. Le donne, per quanto inquiete, dormivano con le labbra sottilmente piegate all’insù, chiuse in un loro sorriso fisso e inspiegabile. Gli uomini avevano il sonno agitato e si alzavano spesso per bere. Il desiderio di fuga, come una corrente d’aria, attraversava veloce le stanze. Il salone …

CONFUSAMENTE

Oggi mi sento di vetro. Frantumeranno i miei piedi in strisce sottili con un taglierino a punta di diamante. Nei campi qui intorno si è appena conclusa una guerra, o sta per cominciare; e sento odore di terra bagnata, pronta per la semina. Tutti parlano della guerra, nessuno dei miei …

LA LINEA

  Si svegliò di soprassalto e alzandosi dal letto vide che la linea segnata col gesso sul pavimento si era spostata in avanti almeno di un metro. La linea che separa il giallo dal blu, il bene dal male, il dolce dall’amaro, il freddo dal caldo, le veglie dai sonni, …

GUARDARE LE FIGURE

Se non sai, se non vuoi, guarda le figure che, tanto, non conoscono alfabeti. Non serve leggere, capire, entrare nel senso. Se tutto è stato detto, se tutto è stato fatto e tuttavia nessuno riesce ancora a smorfiare un bel cavolaccio di nulla, se non ci sono rotte, significati, rettilinei, …