OGGETTI RAPPRESI

La forma fisica delle cose perde zampe e coda. Tu procedi in avanti. Davanti a te si smaterializza ogni respiro, ogni foglio di carta. Immateriale il futuro, immateriale il presente. Solo se ti guardi indietro vedi oggetti rappresi. Forme pesanti, zoppicanti, ansanti. Calabroni nerissimi. Ingranaggi di ferro. Caratteri tipografici di …

IN CIMA ALLA COLLINA

Posto in cima alla collina, il generatore automatico di parole inesistenti lavorava a pieno ritmo per rifornire i parlanti. Dai suoi enormi ingranaggi fuoriuscivano in continuazione parole che rotolavano a valle con spettacolari rimbalzi e rimbombi: tronche o piane, sdrucciole o bisdrucciole, financo pentasdrucciole, monosillabe, bisillabe, polisillabe, ma tutte rigorosamente …

I TUOI CAPELLI LUNGHIIIIIIISSIMI

Prima che il tempo ci rinserrasse tutti nelle nostre uccelliere d’ossigeno, passavamo le giornate a sdenodare foglie di mandarino, bizzocculi di terriccio, pagine di libri postlunari, mentre dai campi di grano giungeva qualche ruggito di luce. Laggiù una ruota di bicicletta girava a vuoto, persa fra orecchie e piedi. La …

VAJONT

Ogni mattina un neurone vola via dal tuo cervello e va. Le finestre diventano tunnel. Ogni mattina una cosa diventa astratta e va. Il canto della tortora diventa battito cardiaco. Nascono fiumi nuovi. Ogni mattina la notte del 9 ottobre ricompare giovanissima.

TRASFORMAMI

Sulla pelle di un uovo era scritto “trasformami”. La stessa parola potevamo leggerla sulle ali delle mosche, sui termosifoni dal fiato rugginoso. Potevamo leggerla su quel vecchio libro di carne umana che da anni tieni nascosto nella polvere dietro il frigorifero. Era festa di dita ogni volta che versavi il …

INVITO A CENA

Sabato sono stato invitato a cena dai miei amici assassini e per non arrivare a mani vuote sono passato dalla macelleria ed ho comprato due chili di cervello. Ma il sacchetto di plastica dove l’avevo messo era bucato e gocciolava sangue, perciò quando sono arrivato ho sporcato tutto il pavimento. …

IL MIO MIGLIORE AMICO

Sprofondato in poltrona, sorseggio whisky torbato in compagnia del mio migliore amico. Beviamo in calda penombra alla salute di Eraclito e del capitano Achab, che è quasi la stessa cosa. Ma non basta. Beviamo alla salute di Argo dai cento occhi. E di mia nipote, che di occhi ne ha …

GRANDI USTIONATI

Al Reparto Grandi Ustionati, quando lo videro arrivare rabbrividirono di sconcerto. Mai visto uno così. La pelle veniva giù a falde larghe, qua e là si intravedevano ossa abbrunate e nervature azzurrate. Lo scroto ridotto a un nero tizzone. La carne quasi tutta dissolta, volata via. Eppure parlava. Parlava delle …

FARE SESSO

Quando incontri un cavallo, controlla se ha il becco. Se ha il becco vuol dire che non è un cavallo. Quando incontri un vaso di gerani, chiedigli se parla l’aramaico. Se ti risponde che lo parla (ma anche se ti rispondesse in altro modo: che parla solo inglese, per esempio) …

SARA’ BELLISSIMO

Stamattina, con questo sole puzzolente di nafta, non desidero altro che il piacere della dissolvenza. Ascolto a vanvera endecasillabi sciolti nell’acido e discorsi di Churchill con sottofondo wagneriano. Dissolvermi vorrei nel barattolo dei cetriolini sott’aceto. Dissolvermi vorrei nei fili del tappeto afgano annodato cento anni fa dai turkmeni con le …