VOCE DA PECORA

Intanto un cavallo grosso come un topo fendeva lo spazio celeste e sfiorava i tetti dei caseggiati con la sua lunghissima proboscide rossa. A palpebre serrate, con passo friabile, Annasidonia vagolava per le piazze ammazzate dal sole e con voce da pecora interrogava i passanti: dove sono, o signori, dove …

PARTENZA

Oggi è l’impossibile giornata dell’impossibile partenza. Pronti i bagagli in fila sul marciapiede, inscatolata la neve. Aspettano solo te. Perché non compari? La mattina è tiepida, accogliente, e profuma di bergamotto come i tuoi capelli freschi di shampo. Perché non compari? Svegliati! Il motore della Cadillac è acceso, finito il …

NEL MONTE PELMO

La speranza è il sogno di chi è sveglio, ma qui, in questo sconfinato dormitorio, nessuno è sveglio. Sognano tutti nel sonno, senza speranza alcuna. Un gallo canta in cima al monte, un piccolo gallo silvestre, spelacchiato, invadente. Passa un treno nella notte. Ma tutti ci giriamo dall’altra parte, avidi …

TREDICI PEZZI

Annalucignola dormiva scomposta su un letto di ossigeno e dormendo si scindeva in tredici pezzi. Dormiva così in basso che la scatola delle vecchie foto posta sotto il letto lei la vedeva altissima come fosse su un banco di nuvole. Coperte trasparenti nascondevano a malapena i pezzi del suo bel …

TRADUZIONE

Bucherellando la notte con le nostre torce elettriche, avanzavamo cauti sulla pelle rugosa della Città, sulle pozzanghere di catrame, sul sangue rappreso, sulle plastiche marce. Un uccelletto meccanico ci ronzava dietro le nuche e gracidava parole incomprensibili. Solo Annapiera riusciva a capirle. È sanscrito antico, ci diceva; e provava a …

DALLA FINESTRA

Un telecomando inceppato aspetta le nostre dita. I nostri cervelli mandano odore di gatto selvatico. Dalla finestra di fronte si vede un bambino che dorme con la testa appoggiata sui libri aperti, tra il fumo e l’odore di cicoria che cuoce. Stava facendo i compiti ma poi ha iniziato a …

GELATO AL PISTACCHIO

Eravamo tutti trotskisti oppure situazionisti, mi dice. Compra un cono gelato al pistacchio e me lo offre tendendo il braccio verso di me oltre ogni decenza. Eravamo stirneriani, lacaniani, reichiani. Surrealisti. Lecca il suo cono circumnavigandolo con la lingua. Mi offre fraternamente il gomito per farmi appoggiare. E dice: la …

ANNO NUOVO

  Quest’anno non avrà mesi, né settimane, né giorni. Le ore resteranno indivise; solo nanosecondi elastici e saltellanti, a miliardi di miliardi, selvaggi, in fila ingovernabile. Davanti a tutto questo, Annafilippa, andrai a sbattere il muso!

OMBRE MOBILI

Dal tetto dello scantinato pendeva una sola lampadina che impolverava di giallino quel tavolo che non esiste più. Nel semibuio mangiavamo le noci schiacciandole fra due sassi di mare levigatissimi. I lampioni del marciapiede là fuori proiettavano ombre mobili sul vetro smerigliato della finestra altissima posta al livello del soffitto: le …

NOI SIAMO LA’

Interrogando i passanti, non dovrebbe esservi difficile trovare la strada. Noi siamo subito dopo quel ponte di cemento. Come sai il ponte è diroccato, marcio, si interrompe all’improvviso e si apre sul nulla. Noi siamo là, in quella fenditura, sotto le carcasse dei camion precipitati, a destra del sacchetto di …