FRANCESCO 9
Francesco non finisce, non può. Non mi chiede perché, pur potendo. Ma ha trecento armi segrete sparse fra armadi e cassetti. Trecento anni. Trecento mani. A trecento metri di altezza ancora continua a salire e si perde fra le rocce.
Francesco non finisce, non può. Non mi chiede perché, pur potendo. Ma ha trecento armi segrete sparse fra armadi e cassetti. Trecento anni. Trecento mani. A trecento metri di altezza ancora continua a salire e si perde fra le rocce.
Fatti guardare, ma non da vicino. Voglio inquadrare le tue ferite e i tuoi lamenti che sono anche i miei, ma da molto lontano. Voglio guardarti e guardarmi le cancrene almeno da settecentomila triliardi di centimetri o da un Giove qualsiasi. Solo così il Mondo, insieme alle tue labbra, mi …
Ha un cappello sumero. Saltella a gambe in croce. A un certo punto cambia la password. Cuoce un uovo sodo. Veloce come un pachiderma nevrotico, scrive una sola mail al giorno. Ha fotografato il Barocco. Ha mangiato terra di Siena. Lento e sfaccendato come un vetro sottile, scuote il testone …
Introdursi nell’ipertempo penetrare nel paratempo entrare nell’antitempo sconfinare nel subtempo scantonare nell’ultratempo spingersi nel sottotempo ficcarsi nel controtempo incunearsi nell’infratempo attraversare il similtempo sfondare il metatempo bucare il supertempo. Olè!
Gira a triangolo intorno al suo stesso piede. Vede un’ernia liquorosa spuntare fra le nuvole del tramonto. L’ultimo arrivato chiude gli occhi, mentre ancora il. Le colonne del mare si estendono sino ai crani del bosco. E dice: dai tronchi va estratta tutta la musica possibile.
Una piccola Verità cercava scampo fra le rive limacciose del sangue che scorre sotto i ponti di Venezia. Si nascondeva nella fanghiglia riuscendo a malapena a respirare. In tasca teneva l’orecchio mozzato di Van Gogh ancora avvolto nella garza.
Quando che il vespero cede il passo alla compieta, il cielo si fa neramaranto e le foglie della vite diventano folla cadente. I due soli digià son ruzzolati un dopo l’altro dietro il monte Dolada e adesso non vedi che una ghirlanda incipiente di galassiette un po’ marce oscillare …
Toccami il piede e sognami. Sognami brano a brano. La luce che percorre i vasi sanguigni è presente al richiamo del nero. Da molte stelle mi vien questa luce.
I Guardiani delle dita hanno schierato le loro portaerei color lenticchia. I Guardiani dello scroto son pronti con le loro suzzuchi gialle. I Guardiani del cranio sbagliarono strada ma arriveranno presto con le loro cawasachi kaki. I Guardiani della carotide le girano intorno con le loro caravelle ornate di cannoni …