IPERVEDENTI

Avete un panorama sterminato nelle tasche. Al buio nulla vi sfugge. Sapete tutto del traffico che scorre nella giugulare, dei moti metafisici. Voi ipervedenti siete salvi. Avete davanti a voi il Massiccio della Marmolada, ma il vostro sguardo lo perfora sino a svelarvi l’oltre, il vento che soffia sulla parete …

SOMMOSSA

Oggi mi sento Ottocentesco e voglio organizzare una sommossa. Ci appostiamo, tutti e mille, intorno al crocevia dove arriverà il Priore. Armati di coltelli, passiamo il tempo a mangiare gelato e Speranze. Aspettiamo qualche eternità, sventolando bandiere. Infine il Priore arriva, in carrozza. Allora tutti in azione, a sparare, sparlare, …

GABBIE

Sott’acqua fasci di luce osservano le gabbie. Prima ce n’era solo una e nessuno la abitava. Ma adesso. Adesso si sono moltiplicate, una dopo l’altra hanno fatto molti figli e i figli altri figli. Adesso occupano spazi immensi. Saranno ormai milioni le gabbie accatastate nei fondali marini. Enormi, ferrose, antiche. …

BATTAGLIA GRANDE

Piantando dita crescono matite. Piantando piedi crescono ventagli. Piantando occhi crescono capelli. Piantando vino crescono castelli. Perciò non ci fu verso e Annagemma non ebbe scampo. Piantò un coltello e crebbe il monte Piana, irto di scheletri e trincee, dove per molti e molti millenni imperversò Battaglia Grande della Guerra …

IL BUE ANNAGLORIA

Transitando da una vita all’altra, il bue Annagloria si trovò ad essere una pulce. Essendo stato in un tempo lontano anche donna, ricordava come le pulci allora le dessero fastidio quando solleticavano le sue mammelle o le punzecchiavano l’inguine. Conciossiacosachè si sentiva in impiccio nel vestire adesso i panni di …

IL LUNGHISSIMO VIALE

Neve fossile è la sua voce. Il suo cuore è una cattedrale rammollita. Tiene un pianoforte in tasca, una matita in mano; e a un tratto, di corsa, si mette a suonare tutti i campanelli dei condomini via via che percorre il lunghissimo viale costeggiato di Stratosfere.

MUSEO

Quando il pidocchio cominciò le sue esplorazioni, girando girando si trovò davanti al Museo. E un giorno vi entrò. Nei suoi grottami vedeva penombre e filinie dove, dentro campane di vetro, biancheggiavano becchi di animali imbalsamati, artigli, grinfie volpine, toponi dal pelo ammuffito. Nell’immobilità assoluta galleggiava un ritratto di Leopardi …

NELLA TASCA DESTRA

Qui si narra del conte Giacomo Taldegardo Leopardi detto anche Ranocchio. O meglio, si parla della tasca destra del suo pastrano. In quel luogo buio e segreto, rigonfio di nerume, il conte conservava un oggetto che molti anni dopo un bizzarro scrittore praghese così descriverà: “Alla prima appare come un …

QUALCUNO CERCA

Di questi tempi l’acqua del mare è intasata. Capelli cartilagini dentature muco carotidi ossami formano sozzi grovigli simili a quelli che puoi trovare nelle pance dei lavandini che nessuno spurga mai. Il mare è intasato di risentimenti, di fame, di plastica nera. Bulbi oculari grossi come angurie scandagliano i fondali, …

NOI

Noi siamo antichissimi. Siamo vissuti in tempi così lontani che voi non potete neppure immaginarli, in spazi remoti, dentro suoni impazziti. Eppure vi vediamo. Stiamo a osservare come vi muovete, come respirate, come defecate; e non riusciamo a capire come facciate a sopravvivere senza automobili né carrozze. Senza aerei. Senza …