PIAZZA DEI MARTIRI

La caduta dei piedi ebbe inizio alle ore 72 e mezzo del 56 aprile. Era un anno ubriaco e cadevano piedi. Annaviola uscì di buon mattino. Il gioco delle combinazioni volle che quando apri la porta si trovò davanti alla piazza dei Martiri, vasta e semicircolare, livida per la foschia, …

INTERNO UNO

Quando l’Uomo creò Dio, Annabianca era impegnata in un’altra conversazione, perciò non vide sorgere la Luna et le Stelle, né si accorse che il mondo si riempiva di Templi. Ma il numero da lei digitato era inesistente, così disse il risponditore elettronico. Inesistente l’abisso. Inesistente l’Uomo. Solo Dio, sprofondato nella …

ARRIVI E PARTENZE

Ho fatto un’immensa fatica per abituarmi alla vita. Mi ricordo, appena nato, come ho dovuto sforzarmi per capire: sei vivo, esisti. Ero frastornato. Non capivo cosa mi stesse succedendo, da dove arrivavo. E anche dopo, anno dopo anno, è stato difficile abituarmi a una condizione che ancora oggi continua a …

IL LUOGO DELLA LIBERAZIONE

Giungemmo al Luogo della Liberazione dopo un lungo percorso in un buio impregnato di aghi, attraversando col fiatone a passo svelto sentieri fangosi, sterpaie che sembravano tortuose gallerie, dirupi. La puzza di selvatico ci accompagnava dappertutto. Forse i lupi o le iene ci osservavano nascosti nella tenebra. Giungemmo al Luogo, …

HO DUE

Ho due occhi e tu me ne fai una colpa. Ho due braccia, due mani, una testa, un pisello e me ne fai una colpa. Ho due gambe, una bocca, un tumore nell’alluce, due nasi. Ho due montagne, un lago, dieci lupi, tre gatti, tre dita. E me ne fai …

SOTTO LA VASCA

Riempita di Lexotan la vasca da bagno, vi si immerse beata, senza neppure togliersi i vestiti. Intanto il pavimento scompariva e sotto la vasca si apriva un bosco fittissimo. Volavano pezzi di pillole, fiale, aghi, fasciature di garza, lacci emostatici. Annagreta non avrebbe voluto, invece fu invasa da sogni. Sognò …

I MILLENNI

Pensa a quante navi. Pensa a uno spago, a un martello. Pensa al muro attraversato dalle formiche. Pensa che attraverseranno i millenni e non se ne accorgeranno neppure.

LE DUE

Sono le due della notte. Non penso, non dormo, non scrivo. Le vedo solamente. Vedo solo le due. Del mattino.

CONSIGLI A UN GIOVANE VESCOVO

Se bestemmiano, tu chiamali col loro nome. Se durante la messa si grattano le ascelle, fumano il sigaro o giocano col cellulare, tu amali lo stesso, porgi l’altra guancia. Se calpestano le ostie consacrate, scorreggiano davanti al crocifisso, tu amali lo stesso in nome dell’amore, quell’amore immacolato che ti ha …