SPILLI

Mi arrivano spilli di fango che pungono la mia gola blu. Una ventata di spilli, spilli d’aria, mi arriva addosso mentre adagio mi muovo verso le torri di Castrofilippo e si accanisce sulle mie unghie cariate. Mi arrivano spilli d’acqua. Mi muovo verso le menti migliori della mia generazione che …

PESSIMO DE CHIRICO

Col mio braccio lungo almeno dieci chilometri posso raggiungerti e carezzarti da lontano. È inutile che ti nascondi dentro quel quadro di pessimo De Chirico. Pensi davvero di essere in una piazza d’Italia? Credi ancora nella profondità? Sei arretrato, superato. Ma quale profondità. Esistono solo due dimensioni in questo nostro …

SCHEGGE

A un tratto gli occhiali le sfuggirono di mano e caddero con un terribile fragore. Fu una conflagrazione immensa che fece tremare persino i monti circostanti. Le lenti si spaccarono in schegge acuminate che andarono a conficcarsi fra i sassi o sui tronchi dei faggi. Una scheggia molto voluminosa cadde …

QUANDO C’ERANO I LIBRI

Quando ancora c’erano i libri, Qualcuno li stampava. Qualcuno poi li rilegava. C’erano luoghi dove se ne faceva commercio e Qualcuno li vendeva. Qualcuno, dopo averli soppesati, annusati, assaggiati con la punta della lingua, dava inizio a lunghe trattative, e se raggiungeva l’accordo comprava certi libri. Ne comprava cinque o …

MONTAGNE NANE

Pur se di origini egiziane, Belluno si trova ad essere la rigogliosa capitale dell’Afghanistan. In quella terra lontana piove sempre e tira un vento rasposo che leviga e sgretola ogni cosa. Un tempo in Afghanistan le montagne intorno a Belluno, dette Dolomiti, erano altissime. Ma a causa dell’erosione di quel …

LONGARONE

In questa casa ogni sera è il 9 ottobre. Ogni sera è mercoledì, sta piovendo. In questa casa nessuno si muove, ogni sera aspettano che passi. Ogni sera gli elicotteri fanno il giro e raspano l’aria sopra il tetto. Poi arriva la bimba dai capelli ad anelli, entra nelle stanze …

REGENT’S CANAL

Dentro i barconi stazionano vasi di basilico, gatti, martelli, biciclette, gabbie con uccelli, carriole, giocattoli. Da un oblò occhieggia un pianoforte a coda, nero e lucido come un colossale scarafaggio e accanto ad esso, in penombra, un bel vaso di ceramica pieno di rose rosse, forse ormai centenarie. Accade a …

OCCHI

Gírati adagio verso la parete rocciosa e vedrai comparire i tuoi occhi. Quei tuoi occhi consumati negli specchi e nel sonno. Guardiamoli insieme questi tuoi occhi. Sono decolorati, sgualciti. Ma come li tratti. Tienili in tasca se proprio non vuoi usarli. Conservali nel cassetto del comodino. La garanzia è scaduta; …

AFFRICA

(alla maniera di Gaetano) Ci vieni con me a fare ginnastica. Che ginnastica. Come che ginnastica, quella che facciamo insieme ogni giorno almeno da dieci anni. Ma io non ho mai fatto ginnastica con te. Cosa dici, ma se ci siamo andati ieri sera. Ieri sera ero in Affrica. Allora …

UN WIRTW?

Io sono ciò che stai scrivendo. Prendo forma dalla tua tastiera ruvida che adesso carezzi a brano a brano. Sono un saluto? Un wirtw? Un Ullallà?