CONSIGLI A UN GIOVANE CHIRURGO

Entra con le dita nel suo corpo e muoviti con passo di falena. Sii buono e cattivo. Per estirpare il male non puoi usare le buone maniere. Ma sii buono quando spolveri quella sua carotide plastificata. Insapona le arterie, lavale una per una. Soffia forte sulle ghiandole cristallizzate. Poi stendi …

LA COSTRUZIONE DEL SUONO

Per costruire il suono misero in piedi un cantiere circondato da alte palizzate. L’interno rimase inaccessibile e invisibile per molti mesi. Vi lavorarono ingegneri, tecnici e maestranze di ogni tipo. La mattina arrivavano camion carichi di materiali pesanti, metalli, rocce, sabbie, legname. Arrivavano a piedi uomini che spingevano carriole piene …

IL MANGIATUTTO

Il Mangiatutto è un simpatico animaletto che vive un po’ dovunque. Ha le dimensioni e la forma di uno zucchino lesso e si muove agilmente strisciando dappertutto. Come si capisce dal nome che porta, si ciba di ogni cosa che incontra nel suo lento cammino, e non solo di ciò che …

IN SOLAIO

In solaio c’è una finestrella da cui puoi vedere ininterrottamente la Notte: noi bambini la chiamiamo Il Nido delle Costellazioni. Anche quando fuori, dappertutto, splende un sole furente, anche adesso che siamo in pieno luglio, a mezzogiorno, da quella finestrella splende il Buio, un buio violastro sforacchiato di stelle. Un …

L’INVENTORE DEL BACIO

Ci baciamo da sempre, almeno da alcuni millenni, eppure l’inventore del bacio è ancora in vita. È ancora tra noi. È un ragazzo di sei o sette anni e vive là, in quel muretto. Vedi quel buco vicino alla macchia di muschio? Non è il foro di un vecchio chiodo, …

GOZZANO

Il signor Gozzano Guido, nato e vissuto a Ivrea, bancario in pensione, ha ormai più di settant’anni e non vuole neppure lontanamente sentir parlare di Guido Gozzano, il poeta suo omonimo, perché dice che gli porterebbe sfiga. Il poeta infatti è morto giovanissimo di quello che allora era chiamato “mal …

EQUILIBRISTI DI SCARSO TALENTO

In effetti quelle che voi chiamate Dolomiti e le dite sontuose, quegli immensi grovigli di roccia e di riverberi infuocati che “si slanciano”, voi dite, e vi sembra vogliano “spiccare il volo verso l’alto”, in effetti per come noi le vediamo dalla nostra millenaria postazione non sono che cose capovolte. …

IL NOME

Eppure il nome della Città – di questa città d’acqua, di vetri, di specchi – un poco le somiglia. Dicono che derivi dal latino: veni etiam. Che, tradotto, può significare: “sono tornata ancora”. E lei, signora, va e viene. Come la primavera, che ritorna, ma mai allo stesso modo. (Da …