CONSIGLI A UNA GIOVANE SCRITTRICE

Come cominciare? E vuoi saperlo da me, che neppure so se sono donna uomo o gallina? Comincia pure, comincia da dove ti pare, Annaluisa; tanto non esistono inizi, al massimo esistono partenze. E forse neppure quelle, se è vero che passato presente e futuro coesistono negli Universi tutti insieme nella …

IN ATTESA DEL TRENO

IN ATTESA DEL TRENO Siamo esseri fatti di tempo. Ma il tempo è un’illusione percettiva. Dunque. Dunque non resta che una conclusione. Cosa siamo tutti noi, qui, sotto la pioggia, in attesa di questo treno per Padova? Sordide illusioni siamo. Che altro?

AFFÀCCIATI

Il panorama che puoi vedere dall’alto della Tofana di Rozes non ha paragoni. Affàcciati verso Ovest e vedrai l’Oceano ornato di galeoni in rotta verso le Isole Fortunate. Affàcciati verso Est e vedrai il Mare Greco colmo di concavi vascelli dalle vele nere. Se ti affacci verso il Nord ti …

PARTO PODALICO

Quando il Serva mise al mondo Belluno, la Città Luminosa, il parto fu difficile, podalico. Prima vennero alla luce i piedi. Poi tutto il resto, portici, colonnati, logge, fontane. Il liquido amniotico si riversò sui due fiumi, l’Ardo e la Piave. Da allora, in sembianza di madre, il Serva accarezza i tetti …

TEATRI

Sulle foglie della vite americana si svolgono scene d’amore e vedi due che si baciano come del resto puoi facilmente imbatterti in due che si schiaffeggiano se ti volti verso il fico le cui foglie sono teatri altrettanto vivaci. Se poi guardi in su, verso le foglie più alte della …

CONSIGLI A UN GIOVANE PITTORE

Ci sono fondi di caffè e puoi usarli sfregando a mani aperte sulla tela, ma ci sono anche succhi vegetali, gli umori di certe erbe selvagge. O le spezie: il giallo della curcuma, il rosso fiamma del peperoncino. Hai mai provato a spremere prugne o mirtilli sulla tela? E il …

MARILYN

mi sorridi dal vetro, dalla gabbia mi chiami, hai cordami splendenti che ti adornano il viso, il rossetto sgargiante, preciso, a fil di labbra e la maglia filata di argenti, di dura acquamarina la collana “ma ci sono parole disoneste” – dici dura – “una di queste è sempre, disumana” …

CONGEDO

Quando il Mondo Reale decise di partire, venne da noi, su in alta montagna, per prendere congedo. Giunse in pieno inverno, in mezzo a una tempesta di neve. Bussò educatamente con le nocche ed era elegantissimo nel suo pastrano grigiotopo, profumato, i capelli tirati all’indietro col gel, la barba rifilata …

L’ARROGANZA DEL PRESENTE

Passavano uno dopo l’altro nella nebbia camion carichi di lingue mozzate e si perdevano in fondo al rettilineo passavano in fila suore alpini ciclisti grappoli di bimbarelli e altri esseri nudi passavano ambulanze nude cariche di topini febbricitanti passavano donne armate cavallette cavalli atomi vestiti a festa, consapevoli tutti che …

UN SOGNO RICURVO

I brividi arrivano all’improvviso e la febbre sale altissima. È il momento della perdizione. Sai solo che sei vivo e non capisci più nulla. Non c’è sopra né sotto. Il bicchiere sul comodino è diventato lontanissimo. Non ti basta più la coperta, né la seconda coperta. Cerchi di interrarti sotto …