IN SOLAIO

In solaio c’è una finestrella da cui puoi vedere ininterrottamente la Notte: noi bambini la chiamiamo Il Nido delle Costellazioni. Anche quando fuori, dappertutto, splende un sole furente, anche adesso che siamo in pieno luglio, a mezzogiorno, da quella finestrella splende il Buio, un buio violastro sforacchiato di stelle. Un …

L’INVENTORE DEL BACIO

Ci baciamo da sempre, almeno da alcuni millenni, eppure l’inventore del bacio è ancora in vita. È ancora tra noi. È un ragazzo di sei o sette anni e vive là, in quel muretto. Vedi quel buco vicino alla macchia di muschio? Non è il foro di un vecchio chiodo, …

GOZZANO

Il signor Gozzano Guido, nato e vissuto a Ivrea, bancario in pensione, ha ormai più di settant’anni e non vuole neppure lontanamente sentir parlare di Guido Gozzano, il poeta suo omonimo, perché dice che gli porterebbe sfiga. Il poeta infatti è morto giovanissimo di quello che allora era chiamato “mal …

EQUILIBRISTI DI SCARSO TALENTO

In effetti quelle che voi chiamate Dolomiti e le dite sontuose, quegli immensi grovigli di roccia e di riverberi infuocati che “si slanciano”, voi dite, e vi sembra vogliano “spiccare il volo verso l’alto”, in effetti per come noi le vediamo dalla nostra millenaria postazione non sono che cose capovolte. …

IL NOME

Eppure il nome della Città – di questa città d’acqua, di vetri, di specchi – un poco le somiglia. Dicono che derivi dal latino: veni etiam. Che, tradotto, può significare: “sono tornata ancora”. E lei, signora, va e viene. Come la primavera, che ritorna, ma mai allo stesso modo. (Da …

PARLAMI

Parlami liberamente. Lasciami un graffio verde sulla palpebra. Fammi vento, separami da me. E scrivi per dire la sorpresa, ma senza orpelli metafisici. Poi stendi per terra il telone, riempilo di fieno. Offrimelo. Dammi da mangiare.

IN ASSETTO DI STELLE CROCCANTI

Affondo la lingua nella dolce galassia della ricotta, assaporo la smeraldina granella di pistacchio e l’arancia candita zuccherolucente poste alle due estremità, faccio crepitare fra i denti le tenebrose scaglie di cioccolato infrattate nella crema, mi accendo delle fragranze sprigionate da quella celeste mistura e infine addento la crosta che …

CARO DIO

Solo all’idea che tu possa esistere, caro Dio, mi viene da ridere; eppure vivo (o sopravvivo) grazie a quelli che credono in te e sono convinti che io mi trovi in queste condizioni spaventose per merito della tua grazia. Perennemente a letto, febbricitante, distesa fra lenzuola sudaticce, ansimo e rimango …

IL NERO

L’ho bloccato sulle scale mentre stava scappando. Che fellone. Lui tutto nero. Io tutto blu.