LA PRIMA VOLTA CHE VEDO LA LUNA

la prima volta che vedo la luna penso che è per colpa mia. per la paura sogno la classe con i banchetti a due per gli amici del cuore, e che dobbiamo leggere ognuno dal suo libro e io il mio non lo trovo. allora la maestra si arrabbia e …

CON LA LUCE ACCESA POTEVO DORMIRE

con la luce accesa potevo dormire e perciò non ho mai visto la tigre che entrava nella mia stanza dopo che aveva mangiato. veniva a scavare le rose per pulircisi i denti e quelle, per mimetizzarsi, si fingevano farfalle e svolazzavano qua e là ogni tanto.

CASA MIA DAVA SEMPRE PROBLEMI

casa mia dava sempre problemi perché quando tornavo non la trovavo mai dove l’avevo lasciata, anche se comunque aveva paura di attraversare la strada e non si allontanava troppo. le case degli altri bambini invece non si muovevano mai dal loro posto. un giorno che non la trovavo si era …

LE SCARPE AL CONTRARIO

le scarpe al contrario erano infastidite perché non potevano guardarsi, spingevano e così anche i piedi si imbizzarrivano. li sentivo solo io e perciò non lo dicevo, perché già ero strano perché parlavo italiano. erano diventati di spine e di sangue e piangevano mamma, infatti poi mio padre mi ha …

IN CUCINA C’ERA UNA NUVOLA

in cucina c’era una nuvola entrata dal balcone, di sicuro si era persa perché lì non c’è il cielo. pensai che forse si era alzata tardi dal mare, che sta al paese dopo, e non aveva più trovato gli altri cumuli del suo cumulo. l’ho toccata per farmi coraggio ed …

A SCUOLA E’ VIETATO I COLORI

a scuola è vietato i colori alle penne, il rosso ce l’ha solo la maestra se ci sono errori e il verde non serve e non lo prendiamo. se invece gli errori li vediamo noi, li copriamo con un sacco di inchiostro che poi odora di mandorla come la vernice. …

IL TRENO MI HA SENTITO ARRIVARE

il treno mi ha sentito arrivare ed è venuto verso di me. mi aveva detto che sapeva una strada per portarmi da lei ed io mi sono fidato come nelle fiabe. dentro c’era il silenzio come al primo banco, e io mi sono chiesto se da grande sarò amato come …

IL CANCELLO MI AVEVA MORSO

il cancello mi aveva morso e la testa si era bucata, ed io pensavo che lentamente mi sgonfiavo mentre mia madre, che era ancora mamma, me la teneva sotto il rubinetto per riempirla di acqua al posto del sangue che usciva. all’ospedale forse c’era un concorso a premi perché il …

L’ANNO CHE IO ERO NATO

l’anno che io ero nato c’era un altro papa, noi invece non c’eravamo tutti perché le mie sorelle dovevano ancora arrivare. dopo ho saputo che quello stesso anno in un altro paese era caduto un muro famoso come un monumento, che aveva anche il nome e il cognome. io pensavo …

LA TABELLINA DEL SETTE

era un novembre pomeriggio che in campagna imparai la tabellina del sette, un anno che dai morti ancora non ci andavamo. mio nonno sapeva fare l’uva col torchio, ad occhi chiusi sembrava il fabbro del film quando aggiusta lo zoccolo al cavallo, come un calzascarpe di lavoro. l’uva comunque ce …