MI INCHINO AL MARCIAPIEDI
mi inchino al marciapiede che sta tra le plissettature delle corde vocali. sono un mostro: le mie mani sono sedotte come fiori, e al mio cuore viene facilmente l’alito cattivo. oggi reggo una panchina sulla quale lo strillone del giornale sporge dai capelli di una vecchia cento lire. è intagliato …