Storia di giostrai (5)

Regalami un disegno gli disse all’improvviso. Veniva ogni sera fermandosi in particolare davanti al carrousel dei cavalli o al tendone del Kaiserpanorama e schizzava col carboncino quello che vedeva, sopra tutto i volti della gente impaziente di entrare o dei bambini incantati dai giri della giostra. La guardò sorpreso: la …

Storia di giostrai (4)

Forse le ossessioni non si scelgono, ma sono esse a sceglierti. Forse questa è soltanto una frase a effetto, ma quando pensa alla distanza che ha messo tra sé e suo padre pensa all’ossessione dell’andare: mai fermo più a lungo di una settimana nello stesso posto, mai legato allo stesso …

Storia di giostrai (3)

Mi legai d’amicizia con Bolaño nell’estate in cui lavorava come guardiano notturno di un campeggio. Dopo la chiusura del luna park a notte fonda passavo a trovarlo e due birre gelate accompagnavano la conversazione. Anni dopo mi mandava i suoi libri ai diversi indirizzi che gli comunicavo di volta in …

Storia di giostrai (2)

Alla disperazione ho fatto seguire la caparbietà. Appena nata i medici mi dissero che mia figlia non avrebbe mai potuto camminare. Ma le giostre della mia famiglia le aveva costruite prima mia nonna e poi mia madre: giovanissima vedova la nonna aveva preso il posto del marito e, anno dopo …

Storia di giostrai (1)

Di Gaza ricordava tutto: il sole che saliva dal mare e avvolgeva le palazzine, le ragazze allegre che facevano la fila davanti al botteghino, la gentilezza dei bovari che spingevano il bestiame al pascolo ancor prima dell’alba e gli lasciavano un po’ del loro formaggio. Lui che con puntiglio oliava …

ELEGIA A CHIUDERE

Lecce non è, ma sta città dei nodi a moltiplicarsi di parole (si fa sofisticatamente pitturare lo sguardo).   Poiché Lecce non è, ma sta è il celato il navigabile cosmo della Terra d’Otranto oro dei giardini nascosti biancore di chiese chiuse da secoli gatti di fede pitagorica, un po’ …

ELEGIA DEI DUE POETI

e ci sono i libri da leggere e le pagine da scrivere ché una vita non basta a viverla quell’Estate quando mano e scalpello lavorano (uno a uno) (uno a uno) il volto e le ali di serafini torno torno al Rosone solare di Santa Croce   Il vuoto poggia …

ELEGIA E SPECCHI

Lecce non è un riassunto tascabile del Barocco ma stratificazioni di voci murate e porte inchiavardate su cardini di tempo.   Nessun amore è qui e adesso ma sta, carico degli amori passati, sta e danza nelle specchiere di merisiane cornici in quelle sale grandi e portefinestre che dànno su …

ELEGIA E TEMPO

Lecce non è una bomboniera di biscuit o porte bonbons di cristallo ma un Getsemani dove più d’uno tradì la bellezza.   Se una cappella è chiusa da anni, ecco, ho questa chiave di poesia – apro la porta laterale ed entro.   Non riconosco che i Santi materialissimi dei …

ELEGIA GRECO-BENIANA

Nei pomeriggi di studio stavo in piedi dietro la portafinestra – vedevo la terrazza della casa di fronte, le chianche coperte di licheni, la canna fumaria imbiancata a calce.   CarmeloBene discendeva lento in groppa alla sua macchina volante, vedevo il fornaio parcheggiare in strada la sua Giulietta azzurra e …