STORIA DI NAVI 2 (Venetsya)

Dicono facesse la spola tra Bakù e le isole invisibili del Mar Caspio che sono nodi di vapori, scaglie di luce, canti senza scaturigini. Isole non-isole, forse alcoliche fantasie di marinai. E non si trascuri quanto segue: molti ne parlano – nessun testimone oculare l’ha mai vista all’ancora nel porto …

STORIA DI NAVI 2 (Cassiopea)

Gli piaceva il cameratismo dei turni di riposo a bordo delle triremi ateniesi, compensava del tempo faticoso delle vogate. Ammirava il coraggio degli equipaggi tarantini che invano si opposero alla potenza di Roma. Conobbe il fanatismo dei comandanti spagnoli mentre varcava con loro l’Atlantico. La Cassiopea, brigantino della marina veneziana, …

STORIA DI NAVI 2 (Erato)

Amava gli aerei e il volo e una nave vista da alcune decine di piedi d’altezza mentre s’approssima a Venezia ha molto in comune con il solco che la penna traccia avanzando sulla pagina. Diventa allora possibile che a bordo dell’Erato, che in questo momento entra nel Canale della Giudecca, …

STORIA DI NAVI 2 (La Porfirogenita)

Il suo nome significa “nata nella porpora” e ricorda l’usanza di far nascere il futuro imperatore di Costantinopoli nella camera rivestita di porfido del Sacro Palazzo. Nella taverna più frequentata del porto di Trebisonda, la sera prima della partenza, il suo capitano e un mercante di libri hanno giocato a …

STORIA DI JAZZ (CORTOCIRCUITI) 8

Mi dicono che il batterista indossa quei pesanti strani occhiali che ti mettono gli oculisti quando ti visitano. Non negarlo: il jazz si suona con gli occhi vedendo quello che c’è in sala e quello che c’è fuori, trapassando l’ombra, l’opaca calotta dei muri. Il jazz si suona con le …

STORIA DI JAZZ (CORTOCIRCUITI) 7

New York sarebbe un nome smarrito se non fosse per le sue scale antincendio che conoscono a memoria tutti gli accordi di Miles e per i tetti che la sera si dispiegano come stuoie dove i gabbiani dello Hudson suonano i tamburi con le mani a spatola di Rothko. Red …

STORIA DI JAZZ (CORTOCIRCUITI) 6

«Ogni notte entro nello specchio e accendo zolfanelli azzurri», dice la clarinettista; «i morti non mi fanno paura», prosegue, «anzi – essi mi mostrano la loro casa, i loro spartiti. In fondo, anche da vivi suoniamo (se suoniamo con passione tremenda) con la bocca nello stomaco, con le mani al …

STORIA DI JAZZ (CORTOCIRCUITI) 5

Da bambino mi piacevano i cartoni animati cecoslovacchi. Mentre li guardavo le mele nella fruttiera sul tavolo diventavano sommergibili che navigavano tra gli anelli di Saturno che ruotavano sempre più veloci, ruote del treno che lasciava la Gare de Lyon e ancora non sapevo che Michel Petrucciani, seduto in un …

STORIA DI JAZZ (CORTOCIRCUITI) 4

L’orologiaio di Praga aprì lo sportellino della consolle da dove estrasse un automa di metallo; girò più volte la piccola chiave che gli stava dietro la schiena e quello alzò il piccolo sassofono, suonò Stella by Starlight – John Coltrane rise, si allungò fino al soffitto, lo attraversò, girò attorno …