STORIA DI JAZZ (CORTOCIRCUITI) 3

Sono belli i verbi al passato remoto perché hanno un’eleganza inscalfibile. L’aeroplano decollò, il Village Vanguard discese i propri gradini fino al palco, la mano di Charles Mingus si aprì libro di 10.000 pagine, l’aeroplano atterrò, un pytecanthropus erectus strinse il pugno della mano per dire «I’m free» – fuckallfascismspensòMingus.

STORIA DI JAZZ (CORTOCIRCUITI) 2

La risacca del Baltico spingeva sull’isola rami decorticati e lucidati dal salino e le onde scintillanti di elettricità la notte accendevano forme subito dissolte. Il ristorante, chiuso in quei  mesi invernali, rimandava a nessun orecchio vibrati e loop del legno verniciato della veranda, del rame dei displuvi, dei corrimano bui. …

STORIA DI JAZZ (CORTOCIRCUITI) 1

Il contrabbassista cercò una via d’uscita da quel giro armonico triste, s’infilò nell’imbuto che il barman teneva nel collo di bottiglia da cognac, quel tuffo all’ingiù lo precipitò nel cielo ceduo sulla Senna «toh» disse il contrabbassista «nelle soffitte dei barconi sul fiume potremo finalmente suonare per tutto quel week …

STORIA DI NAVI (l’antica flotta nepalese)

Il re di Katmandu (è l’anno mille per l’Europa) detto “il Visionario” o anche “il Pazzo” ha fatto costruire un’intera flotta sulla base dei racconti e dei disegni dei rari viaggiatori che salgono dalle pianure indiane o dagli altipiani tibetani. Ora la flotta nepalese è ormeggiata alla periferia orientale della …

STORIA DI NAVI (Dulcinea)

M’imbarcherò sul tramp steamer Dulcinea della Marina postale boema; aiuterò a sistemare a bordo le attrezzature del circo di Oklahoma per la sua tournée praghese, terrò in esercizio i motori delle Bugatti mentre navigheremo alla volta di Biarritz, studierò la trigonometria per diventare capitano di lungo corso – riempirò di …

STORIA DI NAVI (San Giulio)

Imbarcato sulla corvetta San Giulio della Marina pontificia, il medico Valerio Capece entrò nel porto di Napoli un mezzogiorno della primavera del 1837. L’epidemia di colera soffiava il suo tanfo di morte nei visceri della città e Valerio Capece, uomo di scienza che tra l’altro aveva letto e apprezzato le …

STORIA DI NAVI (San Rafael)

Il piroscafo San Rafael, all’ancora nel porto di Bordeaux e unico natante della Marina andorrana, accoglie il suo nuovo capitano, donya Isabela Blanc. L’ingegnere Eiffel occupa una cabina del San Rafael e si prepara alla traversata transatlantica. Sarà spesso ospite, a cena, di donya Isabela; converseranno a lungo di carenature …

STORIA DI NAVI (Berenice)

Jackson Pollock la vide alla fonda nel porto di New York e pensò che sarebbe stato bello salirci e viaggiarvi. La stavano riverniciando e allargò le narici a quel profumo mescolato di salsedine. Pensò che la pelle della Berenice e la sua avevano la stessa natura: assorbivano e facevano danzare …

IL ROGO DEL NOLANO

Non ha palcoscenici il dire, ma sentieri e svolte im provvise. (Improvvide). Tra i condomìni di cemento e cartongesso, coi balconi stretti, ci accampiamo: e Lecce vecchia sta, lontana, dentro le mura. Tra questi condomìni, sulle aiuole bruciate dalla canicola giocano i bambini: e non ci vedono. Tra il loro …

LISBOA, LE SILLABE DEL SUO NOME

Una sillaba (lis) che ne genera una seconda (lis : boa), un accostarsi all’orlo della città (te : jo), sostare (Praça das Amoreiras), scrivere. Una pagina che si copra di nomi (Bairro Alto || Cais do Sodré || Prazeres) nella contemplazione dei nomi, un andare a piedi ch’è tracciare righi …