SCAFFALE 110 – 170227

Ultime sere d’inverno Sento le rose che sussurrano Il mio rispetto per la poesia Periodo strano /Il vino nella coppa vibra Si vive di sottrazione Ustione/ Visione L’amore è una cosa sopravvalutata b La forma è sostanza La più minuscola macchia, il più lieve dei segni…sono strumenti di essenzialità c …

SCAFFALE 110 – 170102

Nel 1990 ho deciso di operare nel silenzio di una situazione periferica (decentrata, appartata) (mondo della memoria del privato e dell’esperienza personale) b Antipodi di malinconia (mannaro dentro, Demonium Lupinium) Tristezza fluida (…in una notte…) Vento grigio/ Solitudine insufficiente Manca il mare/ Le grandi barche Voglia di staccarsi da tutto …

SCAFFALE 109 – 170101

Rallegrati/ Ridi (almeno sforzati) L’occidente è solitudine individuale (non sono famiglia, non sono “clan”) Esclusività dell’individuo L’occidente pone il soggetto come intestazione di una dimensione individuale del senso della vita (gli anarchici non esisterebbero senza “l’occidente”) b Vagamente rassicurante, un buio che pare impossibilmente buio c Senza cellule non c’è …

SCAFFALE 109 – 160622

L’artista in pace con il mondo, con la società e con sé stesso, non può creare niente (se fossi in pace, cosa che auspico intensamente, non potrei fare nessuna arte) b Galileo, vai ad aprire c Ogni disegno è una lunga storia, sia che venga tratteggiato in pochi istanti, sia …

SCAFFALE 109 – 170315

Idea passaggio La primavera incombe molle e acquosa (Vergenglichkeit) Ecco una luna (dubitativamente) (coro e orchestra) (Varsavia) Streghe coi loro calderoni ribollenti La voce di Paul Celan Le mele di Cezanne (assolute e immangiabili) Voglio una livrea rossa e un cappello a lanterna (che è il cappello dell’Illuminismo) b Piccole …

SCAFFALE 109 – 170213

La femminile dolcezza del sonno Imbecille nel corpo Persona fantasmatica Riti primitivi (morte distruzione rinascita, ciclo comune a tutte le religioni) Pianterò le mani nella terra b L’opera d’arte è poesia non in forma di parola ma in forma di immagine     (da IL MAGAZZINO DEL RAMARRO)

SCAFFALE 109 – 170203

Piove/ Va bene/ Siamo qui, nell’aria fredda delle notti Salutiamoci, Galileo Guardo e vedo esplodere l’orizzonte come un autoritratto frontale La colazione è pronta, Maestà Come non turbato da quello che succede mi siedo a tavola Una trasposizione in termini teatrali Il colore del mattino Alberi ignari/ Musica: Ravel/ Un …

SCAFFALE 108 – 161203

Realtà alternativa/ 5000 passi Tempi di confusione La tristezza assurda delle bambole abbandonate in soffitta Infiammazione (quello che resta di nero e freddo dopo la combustione) Contrasto tra vita e forma Sono qui (come faccio a perdermi se sono qui) Gli alberi mi accudiscono Dopo una giornata onorevolmente sprecata Sinfonia …

SCAFFALE 108 – 161130

La mano è il nostro strumento (unico) Il segno è una pratica profonda La differenza del tratto distingue ogni artista b Svizzera: “Dormire all’aperto è proibito dalla legge” (gli affitti sono carissimi e chi resta senza lavoro finisce subito per strada) Distribuzione di cibo a Ginevra (P.E. Carrefour- Rue, una …

SCAFFALE 108 – 150505

Null’altro che camminare in silenzio per recuperare qualcosa di sé Parmenide, il pensiero di fermare il tempo Ho il cielo sotto i piedi (dalla vita non ci si deve attendere nulla, in fondo si tratta solo di “fare”… nella vita bisogna fare, perché in effetti non c’è altro da fare!) …