DALLA FINESTRA

Ciao, dice sorridendomi mentre cadono madonnine dal cielo, statuine d’avorio con le labbra di fragola e la veste turchina. Vengono giù planando sulle nostre mani in attesa. Poi terra che spurga dalla bocca del vulcano corrente di risacca pesci che volano senza ali ali che volano senza angeli denti che …

A ME LA GENTE NON PIACE

I posti affollati mi soffocano, mi fanno sentire costretto in una camicia di forza. Non solo i posti affollati, anche i posti chiusi dove sto con altra gente, le persone che mi toccano, gli odori troppo forti, le luci accecanti, i rumori che sono solo rumori. Per fortuna c’ è …

IL BAMBINO FAVOLOSO

Mi piace il rosa. Mi è sempre piaciuto. Da piccolo il rosa preoccupava mia madre anche se non lo dava a vedere; mio padre semplicemente diceva, non va bene per te, il rosa è per femmine. Lo ripetevo tutte le volte, è per femmine, quando dopo aver scelto istintivamente il …

OGNI COSA HA IL SUO POSTO

L’ ordine mi rasserena, rimette a posto le cose. Come la musica. Da bambino era ordine il portapenne nella tasca centrale dello zaino, mio padre seduto a tavola alla mia destra, mia madre di fronte, le persone che non mi piacevano a debita distanza, i vetri della mia camera puliti. …

UN SOGNO AL CONTRARIO

Sempre più spesso sogno senza dormire, non distinguo le persone incontrate per strada da quelle nel sogno; è un continuo fluire di pensieri dalle loro teste alla mia. L’uomo venuto dal mare dice che non devo preoccuparmi, è un dono per pochi, una risorsa, la chiama. Poi mi bacia col …

SCALARE

(“Scalare” – foto di Francesco Gambaro)     Tu sai quello che ancora non so, del maestro, della nebbia, dei punti in mare che sono petroliere, dell’occhio che nasconde il cemento e dell’altro che restituisce i cantieri. Sei il tutto che scivola nel nulla e rimette in pari le cose, …

NON SO ANCORA CHI SIA

Il suono ovattato della lavastoviglie è una nenia che mi concilia il sonno; lo stesso che emetteva il petto di mia madre quando, da bambina, mi ci appisolavo mentre parlava. Capita, quando ne ho bisogno, di avviare la lavastoviglie vuota, anche se vuota produce un suono diverso, meno baritonale. La …

BALLA

Aspetta e fregandosene di quello che vorrebbe sua madre continua a ballare e a chiedere quando diventerà femmina. Tanto lo sa prima o poi accadrà diventerà ballerina e indosserà il tutù rosa di sua sorella.

A CAROL

“ Il colore mi aiuta a vivere. Se penso al nero penso alla morte, mi aiuterà a morire.” E’ tutto nero laggiù nero che aiuta a vivere e a morire a lei sarebbe piaciuto nero rassicurante ultimo anello di una catena di luce che sporca e si insinua dentro ferite …

LE OSSA CONTANO

Le ossa contano come le costole rinforzate delle petroliere gli spilli imbastiti nell’orlo delle gonne la sensibilità “alle palpebre di un caffè al vetro” Sono la solidità dell’anima la bitta la caparbia radice di gramigna Le ossa contano quanto il dolore alle dita delle mani allo scroto ai denti agli …