Portami a ballare un finale diverso (7)

Se solo tu riuscissi ad allacciarti da sola quel vestitino per me irresistibile, mi eviteresti degli sbalzi di temperatura corporea che mi tolgono lucidità: devo stare sul pezzo. Mi trovi bello? Continuo a non capacitarmi di come tu faccia a prendere il gelato al limone insieme al cioccolato, roba da …

Portami a ballare un finale diverso (6)

Ho ripreso il giro delle stazioni e mi sono seduto in tutte le sale d’aspetto ad ascoltare le voci rimaste incastrate tra le pareti, negli anni. A Bologna mi sono fermato di più, per stendere con cura un velo di curiosità che spero i giovani potranno scorgere passando. Adesso vieni …

Portami a ballare un finale diverso (5)

E oggi mi ritrovo a pensare se fu giusto prenderlo quell’aliscafo. E mentre ci penso, ti vedo passare con pantaloni neri a pois bianchi davvero terribili. Ciò non serve però ad alleviare il languore degli anni andati e perpetrare lo stesso comportamento per riuscire a organizzare un aperitivo clandestino, che …

Portami a ballare un finale diverso (4)

Dago era il dispregiativo con cui negli USA, a fine Ottocento, chiamavano i migranti siciliani, venivano considerati una specie di negroidi. In Louisiana piove sempre e sul continente di carta incombe ancora una maledizione terribilmente punk. E tu c’hai chiamato il cane? Va bene, ho capito! Lasciamo perdere. Non è …

Portami a ballare un finale diverso (3)

Idromania, non si parla d’altro. Portami con te quando sarà il momento, i cancelli sono sprovvisti di tornelli e nessuno si accorgerà di me (te lo prometto). La prossima Pasqua saremo tutti pronti per uscire e imbellettati a modino, percorreremo ordinatamente il lungo corridoio illuminato a giorno e quando finirà, …

Portami a ballare un finale diverso (2)

Nonostante Radio Roma Unita lanci violente notizie sulla banchina e tra gli avventori il lino bianco vada per la maggiore; mentre i latinos sono in soprannumero e i bangla seguono a breve distanza, c’è anche qualche autoctono sparuto. A me due spritz mi manderebbero alle cozze, dici tu. Non è …

Portami a ballare un finale diverso (1)

Il viaggio è cominciato in salita, la metro tarda e la testa duole. Se devi passare passa, è inutile che mi ti appicchi al culo. Lo spazio è questo facciamocelo bastare. Un profumo di pulito mi accoglie nel convoglio, solo posti in piedi. Con lunghi e discreti respiri cerco di …

SETTEMBRATA (12)

Garriscono al vento con frastuono assordante, le bandiere delle convinzioni scivolate via con gli anni. Non resta che un vestito a fiori che segue il ritmo del vento con profilo di naso aquilino, che no, non valorizza un viso già provato dalle preoccupazioni. Se solo la scollatura facesse intravedere un …

SETTEMBRATA (11)

Te lo darei in faccia quel ventaglio di merda, utile solo a coprire i segni dell’acne che non ti danno tregua e che mi sventoli davanti con volto di vecchia aristocratica indolente. Il pizzo della canottiera non basta a distrarmi dal fastidio che ti lascia un ghiacciolo sciolto in mano. …

SETTEMBRATA (10)

Cercando l’essenza dell’estate ho trovato un biglietto ingiallito da gocce di caffè disidratate. Sopra c’era scritto ‘ti amo’ con la tua inconfondibile grafia. Rileggerlo mi ha riportato a immagini lontane di nudità inaudita, sensualità estrema, combaciamento. La sensazione di sudore dei corpi che scivolano l’uno contro l’altro e l’odore degli …