DI ORA LEGALE, L’ANARCHICO

di ora legale l’anarchico cane ignora e raspa alla porta e s’addanna e dice oh! muoviti, stolta, che l’ora è quella giusta, davanti all’uscio s’annera di maledizioni al governo ladro, al sistema, alle consuetudini vostre, pecore di lana, gomitoli monotoni che s’inanellano pigri di dritto e rovescio, mai un guizzo, …

COMPRENSORIO

Forse era la fine degli anni settanta quando il comprensorio si era incistato a ridosso del grande prato. Una cinta esterna abbracciava il complesso residenziale e s’interrompeva solo per lasciare aria al campo da tennis e alla rampa d’accesso ai garage. Il muro era poroso, la malta era di un …

PASSAGGIO A BEVAGNA

La città era un grumo di sole pallido, d’ombra e muschio i vicoli. Angusti e petrosi, sfociavano nel largo del centro storico. La facciata austera del duomo virava al rosa, un colore rassicurante, nonostante la tonalità appassita, il travertino della stessa grana e umore di petali sciupati, il campanile svettava …

NEL TEMPO BREVE DI RESPIRO E VENTO

Nel tempo breve di respiro e vento, di sole e d’aria vuota, il fiume s’ingrossa d’autunno. A bocca aperta, ascolti il gracidare di stagno, code di girini cadono nell’acqua ferma. Di limo e foglie marce, perdi il battito nell’attesa che. La canna tesa, il filo tirato, qualcosa abbocca, perciò ti …

Spellbound

Ingrid Bergman interpreta Constance Petersen Gregory Peck interpreta John Ballantine Due colpi secchi e Constance Petersen rompe le uova, con dovizia separa i tuorli dalla chiara. Due pizzichi di sale prevedono un repentino calo delle temperature affinché il bianco diventi neve, neve ferma. Intanto John Ballantine si occupa dei tuorli, …

COROLLARIO

Tutti gli steli s’inerpicano verdi, tutte le foglie respirano e ingoiano fiato, il fiore – i petali bagnati di linfa, il pistillo, la corolla – sboccia, ma tu, Maria Venere piangi, piangi e sfettucci cipolle. Mentre la genovese s’ammalvisce di tegame, i ricordi premono contro le palpebre e il bollo …

GENTILEZZA

Non è male quello che fai, Renzo, dice Clara, e si complimenta per la caritatevole azione di liberare lo scarafaggio in terrazza, tra gli anemoni e le gerbere. Non è male, Renzo, è bene, continua così, azzarda. Renzo apre lo sportellino della gabbietta dei canarini e li lascia liberi di …

PATELLE

Se non fosse che è inverno, caccerei fuori il bikini a righe, la cuffia con i fiori e, sgambata, farei una corsa di cavalloni fin giù, allo scoglio. In mezzo al mare, pingue e accosciata, la signora Taide sflippa cannolicchi. Li mangio crudi, dice, Guarda qua. E che bonta! Al …

cos’è dolce nei giorni di festa

Di concupiscenza avevo negli occhi un sacchetto di mosciarelle, rigide e rugose, il giallo più giallo. Sotto i denti crecchiavano di dolce, un sapore indistinguibile, le mani traboccanti giuggiole, dalla bocca mi uscì Corbezzoli!, e i frutti scivolarono in disordine sulla lingua, tra le papille. Atterrarono a piedi uniti nel …

RABDOMANZIA

C’era che il vento increspava i gomiti, urticava la nuca e un incipit di buio s’aggrumava negli angoli masticando ombra. Stagnante, un’acqua limacciosa attufava il canneto. Amalia chiuse gli occhi e prese fiato. Parole- pensiero si alzarono lievi, sgambate volarono in un frullare di disordine e piume, gonfiarono l’aria di …