(L’OCCHIAIA. 67.)

Nuvole stefanesi sconfinano nel cielo prizzese maculando le spettinate campagne sottostanti. Il mattino biondeggia di colori ormai più che primaverili. E nell’aria frizzano profumi già presentiti durante la notte appena trascorsa: me ne riempio le narici e lascio qua e là lungo le scarpate sacche di vuoto subito colme d’altri …

(L’OCCHIAIA. 66.)

Ricciutissime puzze ascellari femminili mi strappano agli ozii quotidiani e spintonandomi senza tanti complimenti in quattroequattrotto mi sbaraccano su un letto qualunque addossato ad una delle pareti di una stanza qualunque… Trattengo il fiato, pinzo col pollice e l’indice la punta del naso nauseato, mi barrico sotto le lenzuola e …

(L’OCCHIAIA. 65.)

Sguardi che scivolano l’unsull’altro estremo brillìo d’astri fumo negli occhi sassolini nelle scarpe

SULLE RIVE DEL TONTO (34)

Ormai appiedati, ognuno col proprio fagotto di tela grezza annodato allabellemeglio all’estremità di un lungo bastone appoggiato sulla spalla, lumachiamo in bell’ordine sulle erbette carnose e umide che crescono sul ciglio di questa strada mai stanca. Un buio pressante, appiccicoso, ci raggiunge giusto nei pressi della Grande Curva. Primo fra …

SULLE RIVE DEL TONTO (31)

A solo una manciata di minuti da Tà e Francesco, entrambi in sella a una potente enduro che, come la “cinquantamila” non vuol saperne d’avviarsi, slalomeggio indisturbato sull’asfalto sdrucciolevole di questa strada da sempre in rotta con ogni mia certezza. Di tanto in tanto, nei brevi rettilinei tra un tornante …

(L’OCCHIAIA. 64.”Bipedi 5”)

(L’uomo) somiglia davvero molto al grosso cane che presentendo le frescure del marmo si allunga paroparo sulla soglia costringendolo a saltare per raggiungere lo spazietto fra le vetrine antistante alla bussola mancata per un pelo. Fiora il vetro con le nocche di una mano e, mentre gli apro, porta l’altra …

L’OCCHIAIA. 62).

Anguinei rivoletti di limo denso colano lenti giùgiù lungo le cosce della donna dai piccoli piedi ben curati… Le folte ciglia bionde balbettanti più che sottrarla, velandolo ipocritamente, la abbandonano a quel verde impudico che le accende di voglie gli occhi…

SULLE RIVE DEL TONTO (29)

Le nostre spalle pocopoco discoste dagli schienali delle sedie tutteequattro in bilico su entrambe le gambe posteriori per meglio accompagnare, dondolando, le mani sfarfallanti strette su carte che, ad ogni passata, una dopo l’altra, sbattiamo senza incertezze su altre carte sparpagliate vicino al mazzo in dormiveglia al centro del tavolo…: …

(L’OCCHIAIA. 61).

… Non sono solo… dacché vi ho messo piede, tutti i giorni, ad una certa ora, Altri si aggirano per la casa marcando metodicamente ogni angolo con i loro forti odori… Non l’ho mai sentita mia questa casa…: le tante stanze sono d’un vuoto asfissiante, innaturalmente buie e, specie quando …