(L’OCCHIAIA.42)

Poco prima che la proiezione termini, l’uomo e la donna, seduti, due o tre posti più in là, nella stessa fila dove siedo anch’io, si alzano ed escono, lasciandomi solo nel cinema già deserto. Non ho paura ma, poiché sobbalzo al minimo rumore, quando tutte le luci della sala si …

L’OCCHIAIA (41)

Le fiammelle tremolanti delle candele dritte a intervalli regolari lungo la scarpata schiaffeggiano la Notte dicembrina tenendola alla larga dal viottolo già soffocato dai ciuffi di un’erba alta, argentea, tagliente. Ignoro l’acciottolio assordante, monotono, della ghiaia sotto le suole e mi dico: ” Non sono solo… “.- fingo di prendere …

SULLE RIVE DEL TONTO (24)

… ad un certo punto, poco più avanti al tratto in cui la via sfuggendo ai ruvidi abbracci di due muri pericolanti improvvisamente si allarga, i nostri occhi, scandagliando come un sol occhio il quartiere, indovinano, fra i tanti inciampi visivi, l’entrata… E certo dobbiamo essere degli assidui frequentatori di …

(L’OCCHIAIA. 40)

   Chiudo gli occhi e la scorgo tra la verzura, dove, di solito, la via ama smarrirsi. Zainetto in spalla, cosce nude di un bianco nervoso sgambettanti sotto il tallier rosso vampa, anche lei mi vede e, poco più tardi, passandomi accanto, mi fiora con sguardi che tradiscono complicità inconfessabili. …

SULLE RIVE DEL TONTO (23)

A corto di fiato e ormai, ahinoi!, in vistoso ritardo, io e Francesco giungiamo davanti casa di Tà proprio mentre Tà, in ghingheri, distoglie lo sguardo contrariato dalle lancette dell’orologio e salta sul comodo sedile del taxi che, diverse vie più tardi, ci lascia a Villa***. Subito appena sceso dall’auto, …

(L’OCCHIAIA. 39.)

 A seconda di come vi lascio scivolare sopra lo sguardo, le mani, d’un niveo morbido, femminile, emerse all’improvviso dal vuoto che precipita rumoroso giù in strada e subito appaiatesi sulla balaustra, sembrano sciogliersi nel bianco venato di grigi azzurrini del marmo… Le più veloci, tra le tante giovani donne piombate …

L’OCCHIAIA 38 (”L’oleandro fiorito 4”)

L’uomo – un forestiero bassino e segaligno, in canottiera e pantaloncini d’un ginzato scolorito sfilacciati poco sopra i ginocchi –, esce con fulminea lentezza da sotto l’oleandro fiorito e raggiunge il bordo del marciapiede… un filo sottile di bava e schiuma vermiglia ruscella giùgiù da un angolo della sua bocca …

SULLE RIVE DEL TONTO (19)

Nel preciso momento in cui una voce informale, ne maschile ne femminile, urla da uno o più altoparlanti ben nascosti il mio nome, interrompendo, ma solo per un attimo, l’insopportabile cagnara che regna nella sala affollata di anziani spazientiti, una porta a vetri si spalanca e un uomo in camice …

(L’OCCHIAIA. 37. ”A proposito di tatuaggi”)

     “ … ne ho uno su una natica, questo sulla coscia e, a giorni, me ne farò fare un altro, forse sulla caviglia. “      “ Ma non sul petto. La finestra sul petto di una donna deve essere libera! “      “ … Ho sentito dire che bisogna …

(L’OCCHIAIA. 36.)

Da sempre, chi dà limiti non sopporta alcun limite. E per ‘educare’ i più alle tante regole, impiega ovunque tronfi cacicchi scelti di preferenza tra uomini limitati forti solo di appartenere ad una fede, ad un gregge, ad una soldataglia.