SULLE RIVE DEL TONTO (4)

 A notte fonda, trovo Tà seduto a gambe incrociate sulle stoppie al centro della radura e mi accomodo di fronte a lui assumendo la sua stessa identica posizione. Tà, per diversi minuti, mi ignora. Cala un silenzio estremo. Tutto tace, persino il Tempo s’inceppa, poi Tà serra le labbra e …

(L’OCCHIAIA. 32.)

    Digestioni lente, da poltrona o, tutt’al più, da letto. Goffo come un adolescente che non conosce ancora le potenzialità del proprio corpo, non mi riesce di spiccare un vero volo. Pigrizia: nel leggere e nello scrivere. Ozio però, che, alla lunga, accende lo sguardo, sbronza la mente, favorisce le …

(L’OCCHIAIA. 31.)

   Maggio? Non ancora. Aprile marzolino, semmai! Grandine e pioggia: grossi chicchi frammischiati a secchiate d’acqua. E un cielo che resta  nuvolo anche a rovesci finiti. Solo nel tardo pomeriggio, un sole bugiardo esce allo scoperto. Qua dentro  la luce dei neon  fredda ogni cosa mentre scivola, sospettosa come un …

SULLE RIVE DEL TONTO (3) (per il mio buon compleanno)

SULLE RIVE DEL TONTO (3) di Elio Coniglio (per il mio buon compleanno) La giovane donna non è sola. Seduta accanto a Qualcuno, gli parla e mentre gli parla mi guarda e fa sfarfallare a bella posta entrambe le mani davanti alla bocca per non consentimi di leggervi le parole che …

(L’OCCHIAIA. 30.)

                                                                                                                                                 Neanche l’ombra di un filo d’erba sulla spiaggia. Solo la donna e il bambino, distesi fianco a fianco sulla sabbia rossa, si abbandonano a questo sole implacabile. Ed io,che, con cocciutaggine, mi ostino a inseguire orme sognate e risognate,  un tempo,forse, mie. Incrocio l’uomo poco prima di raggiungere …

(L’OCCHIAIA. 29.)

                            nessuno mi segue mentre con la padronanza dettatami da un’ esperienza oramai ultratrentennale mi arrampico sulle maiuscole filiformi di un neon pubblicitario che veleggia solitario sui chiaroscuri della piazza un solo piccolo balzo dall’ultima lettera utile ed …

(L’OCCHIAIA. 28.)

   Nelle ninnaninnose ore pomeridiane agostane, in fondo al rettangolo di asfalto polveroso, giusto dove ronzano silenzi affezionati a lui ma ai più ostili, l’allampanato fabbro soffia rosse nuvole di antiruggine sulle ringhiere accostate al muro di pietre giallastre oltre il quale certo non si fatica ad indovinare l’abside della …

(L’OCCHIAIA. 27.)

 In una qualche maniera scavalco la cancellata, alta, di un bianco immacolato, e, alcuni passi più tardi, mi imbatto nella prima di queste enormi vasche circolari in cemento,  interrate e sparpagliate qua e là, fra le stoppie semi-carbonizzate, nella assolata campagna sicana. Infastidite dalla sguaiata invadenza dei miei sguardi, torme …

SULLE RIVE DEL TONTO (2)

In ombra, sul terrazzino panoramico di un piccolo bar della periferia panormita,  io e Francesco, fin dalle prime luci del giorno, affissiamo lo sguardo sull’anziana signora vestita di chiaro, – ingioiellatissima, spicca fra la sciatta folla che si avvicenda alla fermata dei tram – che, con calma olimpica, tira fuori …