un teatro (VI): attraversiamo un corridoio di pini bandiera

attraversiamo un corridoio di pini bandiera, beviamo un tè di montagna, la foschia è sulle cose, le cose sono nella foschia, c’è del ghiaccio da qualche parte e un po’ di neve e terra di montagna e attraversiamo un corridoio di pini bandiera e ogni cosa si apre e scompare …

Un teatro V: una linea che insiste nel silenzio

attraversiamo una strada di nebbia, il paesaggio è bianco-luce acceso, tutto intorno è una linea che appare e scompare a ogni passo, attraversiamo una città ripresa nel sonno, si anticipano i momenti di vita nei suoni che poi spariranno, una volpe, qualche gabbiano, tigri dai denti a sciabola, alcune carte …

Un teatro IV: attraversiamo acquedotti di luce

torniamo verso il posto da cui siamo venuti, le luci si abbassano e siamo stesi nel buio senza più le braccia e le mani e i piedi che ruotano in aria, attraversiamo un parco con degli acquedotti di luce, ritroviamo i gatti sui termosifoni, raccogliamo pale di fico d’india al …

un teatro (II): occhiazzi

riguardiamo delle foto di alcuni giorni a firenze; quello che arriva è la nebbia che percorre poche forme appena accennate, forse alberi o parole. sembra campagna fuori città e potrebbe essere ovunque. scegliamo firenze come luogo in cui inquadrare le foto, poi ricominciamo a segnare messaggi, tracce, indizi di qualcosa …

Un teatro (I)

piacque, né più né meno, come uno scavo o una tibia frantumata; le cose avevano un odore di bruciato che pizzicava i corpi, nessun paragone era possibile. le cose avrebbero avuto ancora un odore di bruciato: un sole esploso, pochi rottami lanciati ovunque, qualche chiodo, per meglio addensare la presa …

CATEGORIE ESTETICHE XII: UN FONEMA CONTRO L’IDEA

nella terra delle forme inaccessibili, si mostrano costanti le ossa, le piume disidratate, ora distese friabili, giovani fossili distillati al suolo, segnati forse dalla possibilità dell’altro, dove nell’accumulo si formano luoghi e case e sentieri di fortuna. nella terra delle forme indecifrabili, solo radure e margini di rosso: M. ha …

Categorie estetiche IX

quel taoista imperfetto, impossibilitato ad annullarsi, H. o forse M., entrambe le lettere in combinazione, un tuorlo d’uovo oppure un incendio, a volte viveva, altre ancora schiantava le rocce. H. o forse M., interrogato sui recinti rispondeva con reticolati di foglie: il minimo esistenziale richiesto era il groviglio, l’intensità di …

Categorie estetiche: VIII

Un intero film finisce per essere descritto dal vento. Le dinamiche, uniche, della sopravvivenza abitano la forma e la continuità dello spazio al di fuori dei tracciati privilegiati di chi gode dell’atto denominante. Le nostre foglie saranno radici al vento. Tu mi racconterai la tua vita da un posto lontano …