un teatro (II): occhiazzi

riguardiamo delle foto di alcuni giorni a firenze; quello che arriva è la nebbia che percorre poche forme appena accennate, forse alberi o parole. sembra campagna fuori città e potrebbe essere ovunque. scegliamo firenze come luogo in cui inquadrare le foto, poi ricominciamo a segnare messaggi, tracce, indizi di qualcosa …

Un teatro (I)

piacque, né più né meno, come uno scavo o una tibia frantumata; le cose avevano un odore di bruciato che pizzicava i corpi, nessun paragone era possibile. le cose avrebbero avuto ancora un odore di bruciato: un sole esploso, pochi rottami lanciati ovunque, qualche chiodo, per meglio addensare la presa …

CATEGORIE ESTETICHE XII: UN FONEMA CONTRO L’IDEA

nella terra delle forme inaccessibili, si mostrano costanti le ossa, le piume disidratate, ora distese friabili, giovani fossili distillati al suolo, segnati forse dalla possibilità dell’altro, dove nell’accumulo si formano luoghi e case e sentieri di fortuna. nella terra delle forme indecifrabili, solo radure e margini di rosso: M. ha …

Categorie estetiche IX

quel taoista imperfetto, impossibilitato ad annullarsi, H. o forse M., entrambe le lettere in combinazione, un tuorlo d’uovo oppure un incendio, a volte viveva, altre ancora schiantava le rocce. H. o forse M., interrogato sui recinti rispondeva con reticolati di foglie: il minimo esistenziale richiesto era il groviglio, l’intensità di …

Categorie estetiche: VIII

Un intero film finisce per essere descritto dal vento. Le dinamiche, uniche, della sopravvivenza abitano la forma e la continuità dello spazio al di fuori dei tracciati privilegiati di chi gode dell’atto denominante. Le nostre foglie saranno radici al vento. Tu mi racconterai la tua vita da un posto lontano …

Categorie estetiche: vuoti, piogge, strutture

per A. e C. che praticano la sparizione, quindi la vita Quella volta, duecentocinquanta milioni di anni fa, era già il futuro nei passi rapidi, distesi, di certe correnti d’acqua, negli scompartimenti arrivati solo a sera, illuminati fradici dalla bellezza disarmata di non dover rappresentare nulla, neppure una nazione. Quella …

Categorie estetiche VI: STRUTTURA

Quella volta erano le teste degli alberi parlanti. All’ingresso rami, foglie, teste di lupi, angoli di forme disgiunte restituite alla grazia dall’assenza di passi umani. Vola: l’elemento si trova su un piano sospeso rispetto alle cose. Su tutto, avvalora la tesi delle ossa cave, ma l’assenza di ali conferisce incompiutezza …

CATEGORIE ESTETICHE V

Cambi di paradigma. Una volta erano latifondisti, oggi illuminati imprenditori delle tech companies acquistano terreni ovunque. Fra, diceva, devi fondare un partito comunista. Claudio, rispondeva l’altro, io prometto, ma non garantisco. L’unica poesia è la grotta e i poeti tuffatori improponibili. F. C., quasi una squadra di calcio, credeva all’oroscopo, ma non …