da I GIORNI QUANTI (98)

Un attore prende fuoco in scena. La gente applaude. Due attori prendono fuoco in scena ma poi si buttano nella fontana. La gente ride, un po’ mugugna. Comincia a farsi un’idea dello spettacolo. Povera gente.

da I GIORNI QUANTI (97)

In campagna non si passa inosservati. Anche quando scegli un posto per pisciare, sei guardato. Non cercare di passare inosservato. Né di approfondire troppo i discorsi. I giorni restano, ci sono intanto per questo: per questa loro naturale disponibilità alla procrastinazione. Lo sguardo, il coraggio, la libertà dello sguardo, non …

da I GIORNI QUANTI (96)

Gaetano dice che si è poveri se non si ha tempo da perdere. Io, oggi, passeggiando in questa città – che non smetto di scoprire perennemente invasa dalla campagna, dallo spirito della campagna, anche se dicono che sia (o sia stata) una città di mare. Una città di contadini, di …

da I GIORNI QUANTI (95)

Il sonno più remunerativo è il sonno scomodo. Per una qualità del sonno e per un sonno di qualità preferisco la dura pietra e scarto il caldo abbraccio di una poltrona o di un letto.

da I GIORNI QUANTI (94)

La marmellata nera avanza tra gli interstizi del pavimento della casa del chimico e di sua moglie. Per il momento non resta, come la volta scorsa, che inginocchiarsi e succhiarla, scegliendo i punti in cui va montando più rapidamente- Si sa che la marmellata nera sente i morsi, sente il …

da I GIORNI QUANTI (93)

Bisogna farsi amici i cani, parlando con i bambini che hanno dentro, farsi riconoscere come padri che mai rinunceranno alla ossigenazione del loro affetto filiale.

da I GIORNI QUANTI (92)

I difficili giorni del ritorno. Perché niente vada perduto. Non della mia biografia o esperienza personale ma, in un certo senso, della biografia delle cose. Quello che mi accade è tra i miei occhi. Sottoterra la marmellata nera avanza, come un vulcano si è svegliata, ha ripreso a lievitare. Bisogna …

da I GIORNI QUANTI (91)

Non è una bella ragazza. Però passa per bella. E sculetta perché sente che passa. Né posso dirle nulla. Nulla infatti di lei mi raggiunge. Nulla, da un po’ di tempo mi raggiunge. È questo. C’è questo con cui fare i conti. Nemmeno la musica, da un po’ di tempo, mi …

da I GIORNI QUANTI (90)

Ma Francesco dov’è. Infatti, Francesco dov’è? In campagna per ora. Anche se. Dov’è con la testa, voglio dire. In campagna, appunto. Da quale fessura della sua testa germineranno i nuovi giorni? Ma germineranno? A forza di strizzare gli occhi il mondo gli è diventato giallo a righe blu.

da I GIORNI QUANTI (89)

Il giorno in cui ci tagliano il telefono decidiamo di dare una grande festa. Il vicino, il sottostante, avrebbe chiamato inutilmente per protestare. Ma noi che ci siamo venuti a fare qua? sento dire a degli squatters che, per l’occasione, si sono travestiti da gente comune, irriconoscibili tra la folla …