QUANDO IL CRITICO CCIÀ RAGGIONE

Quando il critico – categoria letteraria civilmente estinta e sostituita dalla civilmente arciletteraria categoria del lettore estinto – vuole affogare un poeta, lo affoga, sfogliando per lui il fiore dei suoi versi: “Ermafrodito baciò le sue labbra allo specchio / In un quadro profondo? Nerastro appare rosea. biaccosa la carne …

LA STRADA INTERROTTA

La strada è interrotta dalla solita frana. I cantonieri comunali solertemente hanno spianato una bretella di cortesia, pietrosa e inclinata del 40% verso il mare. Costeggio dal basso l’interpoderale interrotta, derapando e con il fiato salato sul collo. A pochi metri dal rientro in carreggiata due uomini. Il vecchio è …

SEDUTI COME DUE ALLOCCHI AL BAR BELVEDERE DI SANTO STEFANO

Seduti come due allocchi al barbelvedere di Santo Stefano di Camastra, osserviamo, traverso due negroni sbagliati alla puntemmes, il panorama allocco che anche quelli del paese (chiamatela città) di Taormina stanno pervedendo uguale. Cerchiamo con l’occhio cannocchio un acquascooter della polizia costiera, un cecchino postato sulla piramide di Presti, una …

UNA EREZIONE

Ebbe di soprassalto un’erezione. Intravisto, tra le foglie delle palme, il deretano di sua moglie. Un’erezione elastica, il lancio di una fionda, lo scoppio dell’arcobaleno dopo il piovasco. Superò le palme, la seguì nel rione del fornicaio, rilesse l’insegna del macellaio: CARNE DIEM, si appostò tra i rovi di rose …

SULLA DECADENZA DELLE BILANCE

Alle volte, anche se con il conto in rosso, ricevere un nuovo libretto di assegni mi riempie di felicità. Lo sbusto, lo soppeso, lo infilo delicatamente nel portafogli. Sento la natica destra abbassarsi, poi ondeggiare per un lieve contraccolpo dell’altra. Mi riassesto ma perdo la dritta del volo. Un passo …

QUANDO I PALERMITANI PRECEDETTERO I NAPOLETANI

Fu nel maggio del 1906, prima Targa Florio vinta da Alessandro Cagno su Itala. All’ultimo rifornimento i francesi Rigal e Bablot, testa della corsa, chiesero benzina ma furono serviti di un pieno d’acqua. Tre quarti di secoli dopo, il testimone era già passato e saldamente in mano ai napoletani. Sceso …

MISERIA E DIGNITÀ

La signora Annina Mazzola (dei Mazzuleddi di Castelbuono) un giorno si vide tornare affranto il proprio figliuolo Domenico (detto Micuzzu) con il pane in mano. Piangendo confessò che gli era caduto su una ciotta (torta in lingua) di merda vaccina. Senza rimproverarlo né perdersi d’animo, mamma Annina prese il quarto …

FOCUS BENJAMINUS

Mi si sono svegliato camaleonte. Tutto verde stamattina. Forse per contrastare il fuoco che ancora arde e rifrange da dietro i boschi di Tusa, dalle parti di Pollina. Mi sono svegliato che ce l’avevo in testa, che mi era entrato per svegliarmi Aveva gli occhi verdi dell’amore. Quale buondio me …

da I GIORNI QUANTI (20)

C’è un piacere nell’andare dal dottore, perché comunque ci si aspetta di sentirsi dire: sano come un pesce. C’era una speranza in mio padre, tornando dal dottore con una dieta di scorie vegetali. Poi i giorni sono cambiati e ogni giorno è diventato l’ultimo giorno. Devo trovare qualcosa che condisca …

da I GIORNI QUANTI (19)

A mio padre piaceva avere sotto gli occhi i peri, i fichi, gli albicocchi, gli piaceva arrivare in tempo. Sono qua, seduto e aspetto. E temo che non arriveranno mai sotto i miei occhi. Guarda, non ci devi provare. Nun ce devi provà. Ma io, oggi, mi sento nella stessa …