da I GIORNI QUANTI (18)

Quando mi guardi papà. Quando ti guardo. E’ come se. Guardassi un altro. Cioè. Nessuno. E non fai ridere. Ci provi perfino. E non fai ridere. Ma allora che faccio? Mi dispiace, dice. Ma ho provato. Se ho provato non merito un applauso? Ci hai provato dice. Vuoi gli applausi …

da I GIORNI QUANTI (17)

“Sedendosi, non sedendosi sedendosi, non si risparmiano le pulci.” Con un sorriso il nobile capitano se la cavò anche questa volta. La ciurma verde lo ascoltava incantata. E, intanto, un cimitero, ma che dico, un lazzaretto di farfalline intorno il cero votivo che mi aiuta a leggere. Un anarchico non …

da I GIORNI QUANTI (16)

Alle nove è già fuoco. Due bambine venute fuori da una fotografia di Diana Arbus o da una poesia di Spoon River o da un fotogramma di Shining, una più alta, chiedono all’unisono e ripetono, vogliamo acqua per respirare. La mosca atterrata sul mio ginocchio, compiaciuta, si strofinò le zampe …

da I GIORNI QUANTI (15)

Nel caldo, la casetta di campagna bianca prima si scolora con un tremolio budinoso di vapore che sale dalla terra poi, oscillando, appare un po’ di più, viene risucchiata come fosse stata impalata sulle sabbie mobili. Dietro ricompare il resto della vigna. In mezzo c’è una vecchia valigia, con dentro …

IL MATUSALEMME (Decalogo)

1 – Legge ancora i giornali (legge ancora) 2 – Mangia carne a tradimento 3 -Sogna sempre di riuscire ad avere, almeno una volta nella vita, un Rolex o almeno un paio di Church’s (che i nipoti o i pronipoti gli sottrarranno vestendolo per la bara) 4 – Sogna di …

COME DISTRARRE IL KILLER CHE TI VUOLE UCCIDERE

Appena piombato in casa alle 22, prima che dalla sua pistola parta il colpo destinato al tuo cuore, pregarlo: solo un momento. Aprire l’armadietto dei medicinali, prendere la scatola del Cumadin, domandarsi oggi cos’è, 24 mi pare, allora una pillola e un quarto. Poi ingoiare e aspettare. Se il killer …

C’ERANO UNA VOLTA LE CARTOLINE (a Cochi e Renato)

Esse vivevano di luce propria. Di lucido proprio. Esse si chiamavano per nome: Cartolina. Esse avevano lo stesso nome. Di nome proprio. E si offrivano ai clienti dei paesaggi di montagna e di mare. Esse si vendevano in edicola, per strada, al bar di Casal Utveggio. Anche a Casal. Anche …

UN GRIDO DI DOLORE EXTRA

Mi addolora che ormai, quando mi domiciliano una pizza, ci trovo nel cartonvagone un inaspettato contorno di calzoncini fritti, calzoncini al forno sboccianti pomodoro fresco, una piccola Fanta familiare, un bocconcino di mieusa, un rettangolo di sfincionello, un assaggio di Faccia da Vecchio. Tanti e tante leccornie. E la pizza? …

TERRA E MARE

Dovremmo aspirare a non avere più casa. Né centri. Né aspettative ricoverarie. Non sono per la guerra. Ma una guerra la dobbiamo purfare non aspirando ma per respirare. Non facendo le cose giuste ma sfidando il nonsipuofare. Il sociale mi interessa meno del malsociale. Ne avessi la forza raggiungerei controcorrente …

IL MIO NEGOZIO

Il mio negozio si aprirà, a pochi passi da qui, con la seguente insegna, avrà prezzi inesistenti ma senza saldi, tutte le misure sino ad esaurimento, le commesse desiderio si metteranno a vostra disposizione anche quelle con etichetta di marca, i gabinetti in fondo in fondo se seguite il corridoio, …