STORIE DEL SIGNOR JFK (64)

Non ci sono più, disse la pipì. Eppure JFK credette ce ne fosse ancora. E stiede. A guardare il vuoto, ad aspettare nel vuoto. Quella posizione statuaria gli piaceva. Lo alleggeriva dai pensieri, lo liberava dalle scadenze delle faccende di casa. Dalla fretta. Era il tempo di una delle tante …

IL PRIMO CAPRIOLO

Mio padre non sapeva disegnare. O meglio, qualcosa sapeva disegnare, essendo stato ladro e poi ragioniere, disegnava bene planimetrie di case, servendosi però di goniometro e righello. Da quando comprò il mio astuccio elementare, qualcosa in lui cambiò: scoprì i colori e la mano libera. A Natale finì di disegnare …

DAI BALCONI DELLA MIA CITTA’

Ero affacciato al balcone. Rimasto in città in un giorno di festa. Si sentivano gli uccelli piuttosto che le macchine. Non mi capita spesso di rimanere in città di domenica. Né di sentire gli uccelli. E mi viene voglia di conoscere i loro nomi, per potere informare chi mi viene …

ADDIO ALLE SCARPE

La mattina del 27 febbraio il colonnello Gatto, con oscura determinazione, rinunziò alle calze e alle scarpe e si preparò ad affrontare la giornata in questa imperfetta uniforme. Tossì un’ultima volta sul pianerottolo. Chiamò l’ascensore pensando che il passaggio dalla moquette dell’appartamento al marmo condominiale non era stato così traumatico, …

SI GUARDA COM’E’ IL SOLE

Si guarda com’è il sole. Se è pallido, se è appannato, non basta, non conviene uscire. E’ precisa la diagnosi: amiotrofia in soggetti anemici. Le bambine escono solo quando il sole può indorare loro le palpebre chiuse, che hanno lo stesso colore ghiaccio  del lino dei port-enfants. Nessuno può spiegarsi …

I GIORNI QUANTI, pagina 72

C’è stasera, questo strano incazzamento del tempo. E’ da qualche giorno che non demorde. Prima fulmini spaventosi, poi pioggia violenta, dovevi vederla papà, se invece di dormire – poi sole caduco. Adesso di nuovo, con insistenza, senza educazione. Le piante sono preoccupate. Il frigorifero guarda il cielo nella speranza di …

I GIORNI QUANTI, pagina 22

C’è un piacere nell’andare dal dottore, perché comunque ci si aspetta di sentirsi dire: sano come un pesce. C’era una speranza in mio padre, tornando dal dottore con una dieta di scorie vegetali. Poi i giorni sono cambiati e ogni giorno è diventato l’ultimo giorno. Devo trovare qualcosa che condisca …

LA CAPRETTA I BARGIGLI

non ridono di me hanno i bargigli le zampe puntate sul mio sesso inconscio incrocio i loro sguardi assassini le donne mi odiano il mio avvocato non capisce sono in strada la strada è la mia testa attraverso col rosso le donne mi odiano penso al piacere di essere odiato …

ATTUALMENTE E’ MORTO

La donna era così bella i pantaloni tagliati male le dissi sottovento tagliali più in là allontanali dalle cosce sarai più bella così è per cominciare ti faccio ridere i pantaloni se la fanno addosso se la fanno addosso dalle risate la nostra storia può cominciare non sapevo da dove …

IL PRIMO NON E’ MAI L’ULTIMO SINGHIOZZO

poi un piazzale tutto per te il piazzale non riuscivi a aprirlo dentro una grande stazione di topi che te ne fai di questa stazione non sai dove mettere i piedi schiacci che schiacci senza scarpe carne tua carne loro non capiscono si difendono col corpo vai avanti dove torni …